Vidal croce e delizia della Juve, possibile cessione a gennaio?

Fino ad una manciata di settimane fa era considerato uno degli incedibili della Juventus, volontà dimostrata anche dalla strenua resistenza ostentata dalla dirigenza la scorsa estate a fronte di numerose ed allettanti offerte da tutta Europa.

Oggi, invece, Arturo Vidal appare decisamente più cedibile, complice un avvio di stagione non particolarmente esaltante, eccezion fatta per la doppietta di fine settembre (un gol su rigore) contro l'abbordabile Cesena. A poter potenzialmente convincere la dirigenza bianconera a non fare più altrettante barricate dinanzi alle avances dei maggiori club continentali che sicuramente perverranno in corso Galileo Ferraris già a gennaio potrebbero contribuire anzitutto le bizze che il centrocampista ha ultimamente palesato.

A cominciare dall'ormai arcinota presunta rissa in discoteca che lo avrebbe visto coinvolto alla vigilia di Juventus-Roma che avrebbe convinto Massimiliano Allegri a farlo partire dalla panchina, per poi proseguire con una nuova presunta puntata per locali fino alle prime ore del mattino successivo alla chiacchieratissima sfida. Con Conte, comportamenti del genere non sarebbero stati mai ammessi né perdonati, da qui il dubbio che Vidal si comporti in tal modo per ostentare un eventuale permanenza controvoglia in Serie A.

Lo stesso ad Beppe Marotta, a seguito del duplice episodio, si è lasciato scappare un eloquente "Vidal va tenuto a bada". Alle bizze fuori dal campo, poi, si aggiungano le condizioni fisiche dipinte come non ottimali dal ct cileno Jorge Sampaoli, che ha ammesso che il giocatore è sofferente al ginocchio e le sue prestazioni ne risentono.

Tutti elementi che lasciano credere quindi che il rapporto tra Vidal e la Vecchia Signora sia, se non ai minimi storici, quantomeno non più idilliaco come nel recentissimo passato e, dunque, appare maggiore che in passato la possibilità che, dinanzi ad un'offerta di almeno 40 milioni di euro, il cileno sia ceduto, forese anche nel prossimo mercato invernale o al massimo la prossima estate.

Lorenzo Ciccarelli