Virginia Raggi Stacca Tutti, a Roma è Grande Vittoria del M5S, Giaccheti del PD al Ballottaggio

06 Giugno 2016   05:25  

Virginia Raggi prende il largo nel primo turno delle elezioni a Roma, mentre per il secondo posto é testa a testa fra Roberto Giachetti e Giorgia Meloni. Un esito favorevole alla candidata sindaco M5S previsto dai sondaggi, ma non nelle proporzioni che indicano i risultati parziali. L'avvocatessa é avanti con il 36,3%, Giachetti segue al 23%, Meloni al 22,6%. "E' un risultato storico, i romani sono pronti a voltare pagina, il vento sta cambiando e io sono pronta a governare questa città", ha detto Raggi verso le due di notte, mentre nel quartiere generale all'Ostiense con Di Maio, Di Battista e altri parlamentari si tiene a bada a fatica la soddisfazione. "Giachetti o Meloni? E' uguale", ha detto Raggi, "M5S senza apparentamenti é la prima forza politica a Roma. "Stiamo ricostruendo uno spirito di comunità", ha aggiunto.

Nel comitato di Giachetti si vive invece l'attesa per l'incertezza sull'approdo al secondo turno e il candidato Pd non ha fatto dichiarazioni. Stessa cosa per Meloni che tace e sperano di recuperare un distacco seppur esile che gli fa intravedere la rimonta e il sorpasso possibili. Ma già é forte la polemiche con il fronte di Alfio Marchini, intorno al 10%, con la destra divisa che rischia cosi' di restare fuori dal ballottaggio. "L'abbraccio mortale di Berlusconi? Forse se andavo da solo prendevo il 15% ma ora va fatta una analisi politica e riflettere su chi appoggiare al ballottaggio", dice Marchini alle due di notte. Anche Stefano Fassina, attorno al 5%, si prende tempi per chi appoggiare al secondo turno: "ci riuniremo e decideremo, ora è troppo presto". Per loro, Marchini e Fassina, la notte elettorale è già finita.

Come per Virginia Raggi che riceve anche la visita dei genitori e appare visibilmente emozionata: "potrei diventare il primo sindaco donna di Roma", ripete forse anche a se' stessa. Più lunga la notte nei quartieri generali di Giachetti e Meloni dove i candidati tacciono. "Siamo fiduciosi di andare al ballottaggio e visti i presupposti è stata un'impresa, sapevamo di avere di fronte una sfida difficilissima, ne conoscevamo l'entità e le difficoltà e abbiamo deciso di assumerla fino in fondo. Conoscevamo anche la possibilità del testa a testa che si sta verificando: sarà così fino in fondo", dice Luciano Nobili, uomo-macchina del comitato elettorale di Giachetti che ha dovuto mettere su una campagna "voto su voto" dopo il disastro Mafia Capitale e la fine traumatica dell'amministrazione Marino. Giorgia Meloni ha deciso di attendere a casa. Per lei parla Matteo Salvini, "Le ho scritto 'daje'", e Fabio Rampelli, "siamo in testa nei quartieri rossi". Sarà una notte lunghissima per gli sfidanti di Virginia Raggi.


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