Consueta seduta di allenamento per la Virtus Lanciano, svolta mercoledì al “Memmo”. Doppia “razione” con al mattino lavoro in palestra, ed al pomeriggio lavoro sul campo, con partitella a tema. Tutti disponibili per mister Baroni, anche se Vastola e Fofana hanno svolto un lavoro differenziato (la loro presenza a Novara non è in dubbio). I frentani si preparano alla sfida del Silvio Piola carichi di entusiasmo, ma sempre consci che è assolutamente vietato abbassare la guardia.
Baroni ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: “Non posso impedire ai tifosi di sognare – rivela alla “rosea”- ma alla mia squadra voglio ribadire che le nostre concorrenti sono in fondo alla classifica. Sono preoccupato se nella zona bassa della graduatoria rimarranno Padova, Brescia, Reggina e Pescara”. Riguardo lo splendido inizio di campionato, dichiara: “Mi sarei accontentato di fare 7 punti in queste 7 gare, dal momento che abbiamo incontrato squadre importanti. Ma l’ambizione non ci manca. Ora sono curioso; voglio vedere quanti giocatori cresceranno ancora”.
Non poteva certo venire meno una considerazione sulla famiglia Maio, la quale lo ha fortemente voluto in Abruzzo: “La Virtus è gestita come un’azienda familiare, fanno di tutto per accontentarmi. Mi hanno messo a disposizione una palestra ed autorizzato ad avvalermi della collaborazione di Antonio Sacco, psicologo dello sport. Con il diesse Leone c’è una grande sintonia: le sue intuizioni su Buchel e Casarini sono state eccellenti. Non posso poi non mettere in risalto lo spirito di sacrificio e la dedizione che ogni singolo elemento sta facendo emergere nel proprio lavoro; questo ci sta permettendo di volare in alto”.
Una chiosa su quelle che sono le sue ambizioni da allenatore: “Ammiro Vincenzo Montella, tecnico che considerato di elevato spessore, e che sta facendo giocare la sua squadra molto bene. Sono nativo di Firenze, ed un giorno mi piacerebbe allenare la squadra della mia città”.
Christian Barisani