Visita Renzi in Abruzzo, Fabrizio Di Stefano: "Resta solo tanta amarezza"

11 Novembre 2016   12:40  

“Cosa resta della visita di Matteo Renzi in Abruzzo? A mio avviso solo tanta amarezza, per lo sfoggio di inutile arroganza palesata ieri.

Lo ha dichiarato questa mattina in una conferenza stampa convocata a Pescara l'on . Fabrizio Di Stefano in merito alla visita di Renzi nella nostra regione.

“A cosa mi riferisco? - ha domandato Di Stefano- Ad una città paralizzata nemmeno ci fosse stato in corso il G8; ai cartelli di benvenuto da parte d' imprenditori che forse hanno troppo da chiedere a questo Governo; amarezza per la strumentalizzazione perfino dei ragazzi al "Circus" nel tour propagandistico elettorale; amarezza per il vuoto assoluto dei contenuti della sua visita . 

E' stata posta la firma, per l'ennesima volta, sul Masterplan, ma si è dimenticato di dire che non ci sono le coperture economiche, e quindi , che la maggior parte delle opere non si faranno. 

Renzi ha parlato anche di trasporto pubblico ma non ha spiegato perché il Governo ha concesso in questo settore 600 milioni alla Campania , 90 al Molise e zero all' Abruzzo”.

“Amarezza dunque perché avrei voluto che l'avessero accompagnato a visitare quelle zone della provincia di Teramo che sono state fortemente danneggiate dall'ultimo terremoto e, delle quali, il Governo si sta disinteressando completamente. 

Ancora amarezza perché, a fronte delle chiacchiere distribuite ieri a piene mani, al contrario assistiamo in questi giorni al dibattito alla Camera dei Deputati in Commissione sulla Finanziaria, nella quale sono scomparse le parole “terremoto dell' Aquila” e “Mezzogiorno d' Italia”.

Non un provvedimento per il Capoluogo abruzzese e per le sue ancora tanto difficili problematicità, non una parola sull'agenda del Mezzogiorno, dopo che il PD aveva addirittura convocato una Direzione Nazionale ad hoc per i problemi del Meridione...

“Amarezza quindi- conclude l'Onorevole- per la saga dei selfie a cui si sono abbandonati a piene mani anche amministratori locali e diversi imprenditori abruzzesi a cui, francamente, oltre ai selfie, si chiederebbe qualcosa di più.

Ma oltre all'amarezza anche preoccupazione perché Renzi ha concluso la sua visita dichiarando che l'Abruzzo ce la farà; ma ricordo a me stesso che  aveva previsto anche che la Brexit avrebbe perso e la vittoria di Hilary Clinton alle Presidenziali americane. E allora diciamo che non porta proprio bene! 

Se l' Abruzzo ce la farà invece sarà solo per la capacità degli abruzzesi e non certo per l'opera né  di questo Governo sia nazionale che regionale”.  

 


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