Vittoria di Renzi, Pietrucci: "Il Pd ora scelga se mettersi in sintonia con l'elettorato"

09 Dicembre 2013   17:52  

"La schiacciante vittoria di Matteo Renzi alle primarie consegna alla storia del Paese due dati inconfutabili. Il primo è la voglia di esserci del popolo della sinistra, in tempi di proteste e di antipolitica. È un'attestazione di fiducia, data però non più a scatola chiusa, ma nel nome del cambiamento e con questo ineludibile imperativo, per la nuova classe dirigente del Pd. Il secondo fattore emergente è rappresentato proprio dalla constatazione che i consensi ottenuti dalle mozioni Renzi e Civati indicano come quattro quinti del partito vogliano mandare a casa la vecchia nomenclatura e sostituirla con una una nuova dirigenza. Un cambiamento che deve essere generazionale e di contenuti. Tutto questo non vuol dire, né deve voler dire, divisioni, epurazioni e liste di proscrizione. Il futuro deve vedere il Pd unito. Da una parte il nuovo Segretario, insieme con gli stessi Cuperlo e Civati, persone giovani e capaci, in grado di rappresentare una parte importante del Paese e dell'elettorato, dall'altra i "vecchi saggi", come ha affermato Renzi, dalla cui esperienza imparare. Senza mai, tuttavia, abbandonare la strada maestra indicata da quei tre milioni di italiani che ieri sono andati al voto: quella del cambiamento. A questo punto non ci sono più alibi, non c'è più tempo da perdere. Da chi ha vinto ci si aspetta un'inversione di rotta, subito. Così come ci si aspetta, da subito, un pungolo al Governo per fare, prima dell'appuntamento con le Europee, le riforme principali, a cominciare da quella del sistema elettorale, e per tagliare i costi della politica. Questa volta gli elettori non perdoneranno indugi, tenetannamenti, non perdoneranno, in definitiva, un tradimento rispetto al mandato che hanno consegnato al Segretario attraverso il loro voto. Come ha scritto Curzio Maltese su Repubblica di oggi, "nei prossimi mesi si vedrà se Matteo Renzi può durare pochi mesi o i prossimi vent'anni". Il nostro territorio è allineato su questa direttrice. Il risultato di Renzi è stato eccezionale nell'Aquilano e in particolar modo nell'Alta Valle dell'Aterno, nei seggi delle zone di Barisciano e Scanno, dove Matteo Renzi ha superato l'ottanta per cento dei consensi, territori di riferimento rispettivamente mio e dei colleghi Consiglieri Provinciali D'Alessandro e Fusco, e questo è stato possibile grazie al lavoro preziosissimo di persone giovani e anche meno giovani, tutte motivate, che ringrazio. Ora i giovani che hanno portato avanti, nei Circoli, l'istanza di rinnovamento devono avere il coraggio di mettersi in gioco. Il cambiamento deve essere reale, deve trovare riscontro in fatti e scelte concrete. Il Pd dovrà scegliere se mettersi in sintonia con l'elettorato, intercettandone la volontà e le aspettative, e divenendo una forza politica giovane, oppure restare una realtà gerontofila e vecchia alla nascita. Da questo dipende il futuro del partito e della Nazione, la salvezza dell'uno e dell'altra, o la loro definitiva condanna a una presunta "stabilità" che è invece un mortale immobilismo". Pierpaolo Pietrucci


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