I dipendenti regionali, come quasi tutti i lavoratori pubblici e privati, hanno diritto al welfare aziendale, come previsto dai contratti collettivi nazionali e dal contratto di secondo livello/aziendale.
ll welfare aziendale costituisce un insieme di benefit e prestazioni finalizzate a sostenere il reddito dei dipendenti e migliorarne la vita privata, familiare e lavorativa. È una conquista contrattuale che negli ultimi anni ha avuto sempre più spazio all’interno della contrattazione aziendale.
Questo premio contrattato con i sindacati si traduce in check up medici, visite specialistiche, borse di studio per i figli dei dipendenti, contributi per sostenere le rette degli asilo nido, buoni pasto, ecc.
Le soluzioni di welfare aziendale, rispetto all’erogazione in denaro, non sono soggetti a tassazioni e hanno un evidente e immediato risparmio economico. Il sistema di welfare è stato creato anche per migliorare la conciliazione vita/lavoro e favorire il benessere familiare e lavorativo dei dipendenti.
Le disposizioni contrattuali di livello nazionale, in alcuni comparti di contrattazione, demandano la concessione dei benefici di natura assistenziale e sociale alla contrattazione integrativa e, di norma, l’onere complessivo è a carico del bilancio dell’amministrazione, nell’ambito di una soglia massima di spesa da non superare.
Anche la Regione Abruzzo ha sviluppato nel tempo un sistema di welfare per i suoi dipendenti. “Una conquista contrattuale non può essere confusa con una regalia da parte del Presidente della Regione, come hanno affermato alcuni quotidiani nazionali e testate on line, - denunciano Candeloro, Traniello e De Angelis”.
“È importante fare chiarezza per il benessere di coloro che quotidianamente lavorano per rendere sempre più efficace ed efficiente l’azione amministrativa dell’Ente regione erogando servizi ai cittadini e alle imprese”.
Le OO.SS., inoltre, sollecitano il Presidente della Giunta regionale ad adottare le delibere per l’erogazione dei suddetti benefici.