ZFU, solo 62 ditte hanno fatto domanda. Il problema Inps e Inail resta aperto a Bruxelles

Carlo Sappino in una riunione a L'Aquila

18 Marzo 2013   10:00  

La Zona Franca urbana, nata confusa, resta un percorso ad ostacoli. La misura, prevede 90 milioni di euro per le piccole e micro imprese colpite dal sisma, e quelle che arrivano nuove in città, ma per accedere alla agevolazioni l'impresa deve tener conto di tutte le ulteriori agevolazioni già ottenute a titolo di de minimis, fino cioè ad un massimo di 200 mila euro.

Si devono dunque dichiarare tutte le agevolazioni ricevute dopo il sisma, anche quelle fiscali. Quindi chi ha usufruito delle agevolazioni con Inps e Inail per il versamento dei contributi, è in impasse, e rischia di non poter accedere la zona franca urbana, ma non è cosa certa.

Qui è il nodo, ancora non sciolto, che rende complessa la misura della zona franca urbana, come spiega Antonio Cappelli, direttore di Confindustria L'Aquila.

La scadenza per la presentazione delle domande è ormai prossima, il 10 aprile eppure sono solo 62 ditte hanno presentato la domanda.

Di qui l'idea della Camera di Commercio dell'Aquila di organizzare stamane un affollatissimo incontro con Carlo Sappino, dirigente generale del Ministero dello Sviluppo economico, che dice però subito “né qui né a Roma potremo risolvere il problema delle agevolazione Inps e Inail”, il problema è a livello di Commissione Europea.


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