Gli sfollati in caserma, il censimento per il CAS: il punto dell'assessore Pelini

23 Agosto 2012   13:51  

Assistenza post-sismica a L'Aquila: l'assessore comunale Fabio Pelini ha inteso fare chiarezza sulla situazione a tre anni e mezzo dopo il sisma.

Ospiti in alberghi cittadini rimangono solo  51 persone, tutti anziani non autosufficienti che attendono di rientrare nella residenza comunale ex-Onpi in ristrutturazione e nelle case di riposo inagibili. 

Ci sono poi i 120 sfollati negli alberghi della Caserma della Guardia di finanza, che hanno protestato in questi giorni per vari disservizi, ora risolti, come la mancanza di acqua calda. 

Essi, ricorda Pelini, appartengono a tre categorie: persone senza fissa dimora, che non hanno potuto dimostrare la residenza nella casa inagibile perché pagavano ad esempio un affitto in nero, casi sociali, e poi in numero maggiore, persone che alloggiavano in case classificate B e C in zona rossa, e nelle case popolari dell'Ater, dove i lavori di riparazione ancora non cominciano. 

A causa di un vuoto normativo delle ordinanze commissariali, costoro non avevano diritto ad un appartametno del Case,m del map, o ad un assegno mensile del CAS, pur non potendo rientrare a casa. Il Comune, come è giusto, si è fatto carico di essi nell'unico modo che era possibile, con un costo mensile cadauno di 300 euro. 

L'obiettivo è ovviamente quello di svuotare il prima possibile l'albergo, ma ricorda Pelini gli alloggi che man mano si liberano dei moduli abitativi provvisori, Case e Map devono essere in via prioritaria, così dicono le ordinanze in vigore, a chi ha case E e a color che beneficiano dell'assegno di autonoma sistemazione che sono sono ben 9mila persone.  

E chiarisce con forza Pelini: di appartamenti del progetto Case liberi sono ad oggi solo 42 e le richieste sono di gran lunga superiori.   

E annuncia infine assessore: a settembre partirà un censimento per tutti i beneficiari di assegno di autonoma sistemazione. Il governo con questi certezza ridurrà drasticamente i fondi, e allora l'assegno dovrà essere riservato solo ha chi ne ha davvero bisogno, ovvero persone povere e chi con quei soldi paga un regolare affitto. 

FT


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