iPhone 5s, nessuno ne parla ma le impronte digitali che fine fanno?

17 Settembre 2013   16:30  

Stiamo assistendo ad una sempre più aggressiva campagna contro la privacy personale che i produttori di nuovi gingilli tecnologici ci propongono e impongono come ausili e facilitazioni.

Pensiamo solo a come "per comodità" passiamo informazioni di tutti i tipi alle multinazionali che gestiscono i nostri account cloud (sulla nuvola .ndr), a come diamo in pasto ai social network gusti, credenze, convinzioni, pensieri, foto, luoghi in cui viviamo o andiamo.

Un mare di informazioni personali che tracciano il nostro profilo, ci definiscono e ci inseriscono in standard che oggi vengono utilizzati per la pubblicità, domani non si sa.

Oggi diamo in pasto ai nostri browser le nostre password, quella di facebook, della posta, della banca, di paypal e per "comodità" le facciamo ricordare (crittografate .ndr) sempre ai browser che ormai le salvano su cloud e per comodità le condividono con altri dispositivi o semplicemente per consultazioni "al volo".

Oggi Apple apre un'altra strada, ancora più stretta, un sentiero che in nome della maggiore facilità d'uso scheda tra le informazioni anche quella più distintiva e unica, la nostra impronta digitale e ci scheda sul suo iCloud e la condivide (crittografata ndr.) con i nostri dispositivi.

Quell'impronta che fino all'accensione del nostro nuovo e fiammante iPhone 5s era solo nostra adesso diventa anche "sua", ne ha la disponibilità, ci schederà e si ricorderà che solo io in quel momento e in quel dato luogo ho compiuto quell'azione.

Fino ad oggi la sola password non assicurava tale controllo sulla persona, l'impronta si.

Ma scommettiamo che è solo l'inizio, che il prossimo passo sarà la scansione dell'iride?

Chi scrive è da sempre appassionato di tecnologia, ma non può, questa volta, non chiedersi fino a quando chi comprerà il dispositivo sarà consapevole di un'eventualità.

Solo pochi mesi fa lo scandalo ha colpito le più grandi web companies mondiali che hanno girato dati privati e personali ai governi per controllare i propri cittadini ed anche cittadini di altri stati.

Cosa succederà quando anche la nostra impronta sarà schedata? Paranoia o pericolo reale?


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