#laquila, Dimenticati dalle TV, Virali su Twitter

06 Aprile 2016   15:52  

Sette anni fa il Tg1 ringraziava in diretta per gli ascolti degli speciali sul terremoto di L’Aquila: meraviglioso momento di televisione, giustamente premiato ai Teleratti 2009 col riconoscimento “5 minuti da dimenticare”.

In sette anni l’appeal del 6 Aprile è indubbiamente scemato: da un lato è un fenomeno fisiologico, da un altro i palinsesti necessitano di “novità”. Quindi intasare di nuovo con una notizia oramai passata, non avrebbe commercialmente senso.

Fortunatamente, di tanto in tanto, a riaccendere i riflettori ci pensa qualche imprenditore, tra una risata e una mazzetta, oppure qualche politico, tra una mazzetta e una mazzetta, qualche balcone, tra un crollo e un materiale scadente, qualche premier, tra un Berlusconi e un Renzi.

Potrebbe sembrare la cronaca di una sparizione annunciata, dopo essere stata la cronaca di una spartizione annunciata.

E poi accade una cosa davvero interessante.

Aprendo Twitter, andando sui trending topic, scopriamo che l’Hashtag #laquila è da oltre sette ore di tendenza. Scorrendo i tweet, è pieno di utenti che lasciano un’immagine, un ricordo, una sensazione di quel che è stata questa data. Le testimonianze non provengono solo da chi viveva o risiedeva in quei giorni nel capoluogo, scrivono persone di ogni parte d’Italia. Nessuno ha “lanciato” questo #hashtag, è nato spontaneamente, e spontaneamente porta avanti una narrazione di un evento: una cronaca, ma stavolta non annunciata.

Quel nome, che veleggia ora in sesta posizione, ora in seconda, ora in terza, nella classifica dei più twittati in Italia, è un piccolo esempio. Esempio di cosa? Ognuno ne tragga il suo.

Massimiliano Laurenzi - @Max_Laurenzi


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