Giuliani sulla profezia di Bendandi: possibile sisma nel Lazio

''Pronti a monitorare il radon''

19 Gennaio 2011   13:05  

Il ricercatore aquilano studioso dei terremoti Giampaolo Giuliani nel suo nuovo libro ''La forza della memoria'', oltre a durissimi attacchi alla Commissione grandi Rischi, ad Enzo Boschi, alla Protezione Civile, dedica ampio spazio a Raffaele Bendandi, lo studioso di terremoti, morto nel 1979 e che avrebbe previsto numerosi terremoti, con tanto di previo deposito presso un notaio della previsione messa nero su bianco. O con la prova di comunicazioni ufficiali spesso inascoltate.

Una teoria previsionale la sua fondata sull'attrazione gravitazionale in particolare l'allienamento dei pianeti che causerebbe la deformazione della crosta terrestre e dunque lo strofinamento delle faglie.

A Bendandi è dedicato un intero capitolo del libro, avendo avuto Giuliani la possibilità di studiare una parte del carteggio di Bendandi e i suoi grafici originali, salvati dalle fiamme

E c'è come noto una sua previsione che desta crescente allarme: quella relativa ad un evento sismico significativo nel territorio laziale in data 11 maggio 2011.

Nella nostra intervista in esclusiva Giampaolo Giuliani, ritiene affidabile la teoria e la capacità previsionale di Bendandi, e dunque consiglia di non sottovalutare la previsione relativa all'imminente terremoto in Lazio. Nel libro Giuliani scrive che il limite della teoria di Bendandi era nella mancata determinazione dell'epicentro, con margini di errore anche di svariati chilometri. Ma sul ''quando'' Bendandi era di un'incredibile precisione. Bendandi, ricorda Giuliani, aveva previsto il terremoto del 1915 della Marsica, il terremoto del 1924 nelle Marche quello del Friuli del 1976, quello recentissimo ad Haiti. Previsioni tutte documentabili. Altre previsioni però si dimostrarono errate. Ma su questo tema torneremo in un un prossimo articolo di approfondimento.

Comunque garantisce Giuliani e non bisogna sottovalutare il rischio. E annuncia: ''Nei prossimi mesi anche noi intensificheremo l'attenzione sul territorio laziale in quanto i nostri rilevatori sono ingrato di monitorare anche a quelle distanze il rilascio di radon per poter avvisare con 6- 12 ore di anticipo sulla possibilità di eventi sismici.''. Denunce per procurato allarme permettendo.


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