Eutizio, l’insegnate della cultura

Lo spirito si nutre di arte

20 Novembre 2013   10:24  

Eutizio è un professore di altri tempi che si ritrova ad insegnare nell’era in cui il ministri affermano che con la cultura non si mangia. Ma al nostro insegnate di storia dell’arte non gliene frega niente delle esternazioni di chi governa e, in un periodo in cui ognuno dice la sua sulla scuola, lui ci vuole dare un messaggio importante:

“Io sono un insegnante in una scuola post-sisma, ma credo che la scuola italiana, e non solo quella del territorio aquilano, sia protagonista di uno sciame sismico che ormai dura da troppo tempo.

La scuola al tempo del terremoto parla di continui tagli,parla di innumerevoli docenti precari,parla di un istruzione scadente, la scuola pubblica è costantemente umiliata. Le mura della conoscenza cadono a pezzi e non solo a livello strutturale.

Gli edifici sono obsoleti, fatiscenti, e si potrebbe fare facile ironia su gli studenti che si portano la carta igienica da casa. Gli scossoni principali sono dati dai piani alti, da quelle poltrone che stanno cercando di seppellire la scuola pubblica e la cultura che questo paese potrebbe regalare e che ha dato lustro all’Italia.

Ma è ora di cambiare rotta, è ora che la conoscenza e la cultura tornino a zittire i detrattori e ridare luce ad un sistema pieno di ombre.”

Per Eutizio è ora di tornare a formare dei cittadini con delle coscienze, lui crede che la scuola dovrebbe trasudare sapere anche dalle pareti, dovrebbe emanare messaggi positivi fin dalla porta d’ingresso, così da far dire ai ragazzi:

“Che bella la mia scuola”.

Questa sua convinzione la sta mettendo in opera. Sotto l’orologio, con i numeri dipinti sulla parete, c’è il nome del comune dove ha sede la scuola: Montereale in basso c’è la sagoma di due uomini di Stato: Falcone e Borsellino, quando furono assassinati dalla Mafia questi studenti delle medie ancora non nascevano, ma la Mafia continua a vivere e, grazie ad Eutizio, il sacrificio dei giudici italiani, morti per combattere la criminalità, non sarà dimenticato.

Sui muri, come se si volesse abbattere il muro dell’ignoranza, i ragazzi disegnano e colorano Gandhi, Peppino Impastato, Sandro Pertini, la Gioconda, Fabrizio De Andrè, Luigi Pirandello, Dante Alighieri, Beethoven, Margherita Hack e tanti altri, accanto alla loro immagine scrivono le frasi più celebri ad esempio “Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società” (M. Hack). La scelta di ogni artista, personaggio storico, intellettuale, ha un perché: “La scuola - sostiene Eutizio - che viene ogni giorno maltrattata da tutti dovrebbe essere in grado di rispondere agli attacchi con la voce meravigliosa di Freddie Mercury e con la musica di Beethoven.

 

L’istruzione dovrebbe essere sempre sulla cresta dell’onda come Mick Jagger e provocatoria come Jim Morrison. Quando decisi di fare l’insegnante scrissi a conclusione della mia relazione che il professore doveva essere come l’uomo ragno,perché da un grande potere derivano grandi responsabilità.

Io il costume rosso lo indosso ogni giorno e mi arrampico sui pericolanti muri della scuola al tempo del terremoto, una scuola che dovrebbe aspirare ad essere come Celestino V, la scuola del gran rifiuto a tutto quello che gli è stato fatto e che continuano a fargli. La scuola,la scuola italiana non ha bisogno di continue prese in giro ma ha bisogno di speranza.” Dopo essermi entusiasmata con il lavoro del professore ed i suoi studenti, ho dato io un compito ad Eutizio: raccogliere le impressioni dei ragazzi.

Aurora scrive che con i muri rovinati e imbrattati, più che una scuola era un ospedale. Ma con il prof non è più così, ora la scuola tramanda messaggi e a me è piaciuto molto dipingere e decorare. Una scuola così non esiste in tutta Italia. Anche Alessandra è entusiasta della rivisitazione dello stile della sua scuola:

“Prima io a scuola venivo vestita di noia,ma adesso mi vesto di felicità perché vedere tutti questi personaggi importanti mi dà una sensazione di gioia. Penso che il nostro professore abbia avuto un idea meravigliosa. Le pareti bianche erano tristi e cupe..un’atmosfera buia sia per i professori che per gli alunni. Ora ci sono molti personaggi che vorrei imparare a conoscere e usare gli acquerelli sul muro è una cosa che non avevo mai provato prima”.

Simone scrive che la scuola ha fatto spazio ad una galleria d’arte. Il prof è un grande… lui si è occupato di Dante Alighieri e Josè Saramago, ama la letteratura. Per lui è stata un esperienza bellissima e la rifarebbe 1000 volte. Ha conosciuto personaggi nuovi e frasi importanti, ora ha molta più voglia di andare a scuola. Andrea:

“Ora mi piace molto l’atrio della nostra scuola,è originale. La scuola dovrebbe essere accogliente come il nostro atrio e la cosa più importante è che l’abbiamo fatto NOI.”

I commenti sono tanti e tutti dello stesso tenore, anche il professore è rimasto sorpreso.

E’ stata fatta una lezione diversa con personaggi che hanno segnato la nostra storia ed oggi questo è indelebile sulle parte della scuola media di Montereale.

Samanta Di Persio


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore