L'Aquila, i Vigili del Fuoco discontinui (Cgil):"Dopo il comandante Lupica gestioni incomprensibili"

07 Novembre 2012   10:38  

"A tre anni e mezzo dal terremoto che ha sconvolto la nostra città e dopo le numerose emergenze quali incendi boschivi, alluvioni e nevicate straordinarie che hanno messo a dura prova il nostro sistema di soccorso, ci troviamo dopo lungo silenzio a sentire il dovere di denunciare a mezzo stampa la gestione da parte dei vertici del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dell’Aquila."

La nota di denuncia arriva dai Discontinui dei Vigli del Fuoco che spiegano: "Noi siamo i Vigili del Fuoco Discontinui o Volontari, un contingente di personale che non appartiene all’organico ordinario ma che la legge mette a disposizione del Corpo per essere richiamato in servizio proprio in caso di necessità ed emergenza. Viste le carenze di organico ormai croniche la componente discontinua/volontaria è divenuta sempre più indispensabile per rafforzare il numero esiguo di personale in servizio e in occasione del terremoto siamo stati ben lieti di dare il nostro contributo al fianco di uomini dalla comprovata esperienza e dall’indiscussa abnegazione; ma a quei tempi c’era l’ingegner Roberto Lupica, un comandante all’altezza del compito che non ha mai ricevuto lamentele e mai si è sottratto alla discussione per rendere il servizio più efficiente. Poi si sono succeduti comandanti che sembra siano venuti a fare la passerella per spianare la strada alla propria carriera professionale visto che permangono per pochi mesi e hanno una gestione a nostro avviso discutibile dei cospicui fondi messi a disposizione per l’emergenza."

"In tempi in cui si parla di “spending review” o revisione di spesa vale a dire tagli di spesa improduttiva e risparmi di gestione a parità di servizio reso  - continuano i Discontinui- vale la pena fare una riflessione anche sulla nostra situazione e porre delle domande al nostro comandante:

Come mai si tengono in cassa i soldi stanziati dal Governo e destinati al richiamo in servizio del personale volontario/discontinuo per l’emergenza neve, gli incendi boschivi e le alluvioni e neanche un Vigile Volontario/Discontinuo è stato chiamato a supporto delle operazioni di soccorso?

Come mai nel contempo si utilizzano fondi per pagare in straordinario personale amministrativo già stipendiato per svolgere servizi che di straordinario non hanno niente visto che sono stati gestiti in maniera ordinaria nel corso dei tre anni di emergenza e magicamente diventano straordinari ad emergenza praticamente finita?

Come mai si decide di non utilizzare i vigili del fuoco discontinui/volontari aquilani ma si fa ricorso ad altri vigili di altri comandi di tutta l’Italia assegnati dal Governo a L’Aquila per l’emergenza terremoto ma che sovente non sono impiegati per questo scopo?

Come mai in Emilia-Romagna questo non è successo e vengono invece richiamati in servizio i vigili del fuoco discontinui/volontari considerati una risorsa e non uno spreco?

Come mai si stravolge dopo tanti anni un regolamento con le modalità per il nostro richiamo in servizio perfettamente funzionante, creando disservizi e malumori che bene non fanno chi trova nella passione e nella partecipazione al soccorso della popolazione la spinta per continuare a dare sostegno alla componente permanente del Corpo e costringendoci a un dispendioso ricorso in tribunale?"

"L’amara riflessione è questa - spiegano ancora i volontari- nonostante l’aver dato prova nei giorni e nei mesi successivi al terremoto di poter essere una risorsa importante della macchina del soccorso ci sentiamo oggi mortificati dalla miope visione di chi ci comanda. Ci teniamo infine a ringraziare tutto il personale operativo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dell’Aquila che ci ha trasmesso la passione per questo mestiere e che ci ha sempre tenuto nella debita considerazione con la speranza che il prossimo comandante possa farci tornare ad essere considerati una risorsa e non uno spreco!"

 


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