Lo scandalo delle Ostie allucinogene, ovvero "quanno se scherza, bisogna èsse' seri!"

24 Febbraio 2012   06:48  

Nasce dalla frase del celeberrimo Marchese del Grillo, personaggio immortale dell'immenso Alberto Sordi, la voglia di sperimentare in modo serio e rigoroso, ma anche scherzoso e per nulla blasfemo, una delle più semplici regole del web e dei social network moderni, quella che: una notizia, per quanto falsa, diviene vera o verosimile se ridondante e ripetuta.

Durante l'emergenza maltempo sapete qual'è stata una delle notizie più lette del nostro sito? La nevicata a L'Aquila e Chieti del 18 febbraio 2009! Questo perchè cercando sul motore di ricerca "neve l'aquila chieti" si ottiene quell'articolo come primo risultato.

Chiaramente esiste, su internet, un problema grave che Google, col suo sistema, ha amplificato enormemente e cioè rintracciare le notizie per rilevanza.

Vuol dire ottenere una lista di news che non rispetta la cronologia. Questo se dobbiamo trovare una ricetta, non è un problema, ma se dobbiamo cercare una notizia, diviene un limite.

In realtà, Google inserisce nella ricerca la possibilità di scegliere la data, ma quanti la usano e quanti la ignorano come se non esistesse? 

Gestire 10 giorni di dirette che duravano 18 ore al dì, durante l'emergenza neve, è stato massacrante per noi redattori, ma la cosa più avvilente è scoprire che molti, moltissimi, hanno letto una notizia vecchia di tre anni prendendola per buona!

E' vero, abbiamo approfittato di una storiella che già girava in rete, noi abbiamo copia/incollato una pagina facebook (che ringraziamo dell'inconsapevole collaborazione e per aver "abboccato" anche loro!), abbiamo inserito un titolo accattivante e l'abbiamo incastonata nella rubrica "Questo pazzo pazzo WEB" insieme agli uomini volanti di New York ed altre leggende metropolitane.

Personalmente, ho anche avuto il dubbio se scrivere che trattavasi di bufala, ma ho preferito soprassedere per capire cosa sarebbe successo, dopotutto tornando al Marchese bisogna essere seri nello scherzo.

Tutto il resto, lo hanno fatto i social network, prima di tutto facebook, nel quale si è ricondiviso il pezzo per oltre 10mila volte, ma anche il più "snob" Twitter non ha sdegnato la notizia inserendo nei TT (gli argomenti più ricercati) la chiave #campobasso che mai è entrata negli argomenti caldi.

Una seria burla, insomma, ma solo quello. Tutto doveva rimanere nell'ambito degli scherzi, ci avrei fatto un articolo (come sto facendo) per analizzare gli sviluppi dello stesso, ma poco altro.

Invece alcuni giornali (Libero, il Sole24ore, il Mattino, Giornalettismo, Vanity Fair, il Gazettino) ci hanno creduto, hanno immediatamente copia/incollato la notizia (molti senza citarne la fonte ma attribuendosene la paternità) che, da essere una bufala, è tornata ad avere dignità propria.

Così, esimi colleghi l'hanno inserita nella cronaca, nei fatti italiani (ad un certo punto sia il Sole24ore che Libero l'hanno cancellata!) e di conseguenza anche su facebook si è scatenata la curiosità, più che per la notizia in se, sul dubbio che fosse vera. 

Addirittura è dovuta intervenire l'Arcidiocesi di Campobasso per dire che la Chiesa del Santo Spirito non esiste, come noi avevamo già scoperto al momento di proporre la "bufala" e lo stesso Vescovo ci ha tacciato di "un chiaro attacco verso la Chiesa Cattolica  con speciali e Forum".

Per cortesia siamo seri, ma di quale attacco si parla? 

Esiste, però, un problema serio nell'informazione web e nella cosidetta superiorità del social nell'informare: l'attendibilità della notizia.

Ormai non si perdono più neanche due secondi per controllare le news, vai di copia/incolla più velocemente possibile, solo così sei premiato da Google e dai lettori.

Già, perchè nessuno si sognerebbe di entrare in farmacia ed ordinare due pizze ed allora perchè non si controllano le date degli articoli, ma si leggono quelli similari di tre anni prima? Perchè si giudica affidabile una notizia già apertamente fasulla, in più inserita in una rubrica con gli uomini volanti di New York?

Oppure non è questo il problema?

Nell'unica mail di protesta che ho ricevuto, un cittadino di Cremona, indignato, mi chiede perchè ce la prendiamo con la Chiesa, perchè non ci occupiamo di cose serie. Questa è una cosa seria, l'informazione è una cosa seria ed è così seria che vi abbiamo mostrato come un giornale web di una piccola regione possa innescare un meccanismo di diffusione difficilmente controllabile se non con un minimo di buon senso.

Ci si lamenta che di fronte alla Tv si è passivi, ma purtroppo lo si è anche di fronte al monitor del PC, perchè questa passività è insita in una società dove la qualità ha dato ampiamente spazio alla quantità.

Esperimento riuscito? Purtroppo si...

 

Luca Di Giacomantonio


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