#Padova, Operazione #Bonifica: #Tangentopoli #Terme, Altri Arresti Ad Albano Terme

Nei guai l'ex Dirigente dell’Ufficio Tecnico Del Comune, #Spadot

05 Luglio 2016   11:09  

A poca distanza dall’operazione del 23 giugno scorso, che ha portato in carcere il Sindaco di Abano Terme, Luca CLAUDIO, per i reati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione, la Guardia di Finanza è ritornata nella cittadina termale per dare esecuzione ad una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP patavino a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di Padova (Procuratore Capo, dott. Matteo STUCCILLI, e Sost. Proc. dott.ssa Federica BACCAGLINI), nei confronti di due pubblici ufficiali, un imprenditore ed un professionista, indagati a vario titolo per corruzione e turbativa di gara.

Eseguite anche 11 perquisizioni domiciliari e locali.

Questa volta le indagini del Gruppo di Padova delle Fiamme Gialle hanno acceso il faro sulla gara d’appalto del valore di circa 2,8 milioni di euro (importo finanziato dalla Regione Veneto), per lavori di riqualificazione ambientale di un’area di proprietà del Comune di Abano Terme (località Giarre), già adibita a discarica rifiuti.

Appalto assegnato il 30 maggio 2016 alla PISTORELLO S.p.a., il cui titolare Luciano PISTORELLO (classe ’63), già coinvolto nell’operazione del 23 giugno, è stato raggiunto da una nuova misura di custodia cautelare, questa volta in carcere, per turbativa di gara e corruzione.

In carcere, con le medesime accuse, è finito anche l’Arch. Maurizio SPADOT (classe ’53), “braccio destro” del Sindaco CLAUDIO, Presidente della commissione di gara nonché dirigente, fino al 22.06.2016, dell’Ufficio Tecnico del Comune di Abano Terme che, al fine di affidare la gara alla PISTORELLO S.p.a., in violazione delle regole di trasparenza ed imparzialità, ha accettato da Luciano PISTORELLO la promessa dell’acquisto dell’abitazione dello stesso SPADOT, già oggetto di pignoramento immobiliare a causa del mancato pagamento delle rate del mutuo e, comunque, la promessa di un altro appartamento nel caso in cui il primo acquisto non fosse andato a buon fine.

Coinvolti nell’operazione illecita anche Guido GRANUZZO (classe ’55), dipendente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Abano Terme e responsabile unico del procedimento di gara (agli arresti domiciliari) e l’Ing. Luciano DI CARO (classe ’61), dipendente della PISTORELLO S.p.a., destinatario della misura dell’obbligo di dimora in Padova. Per i due l’accusa è solo di turbativa delle gara.

Il comportamento fraudolento posto in essere dai due pubblici ufficiali SPADOT e GRANUZZO, volto a favorire una tra le quattro società partecipanti al bando di gara, si è concretizzato nell’alterazione della documentazione e dei punteggi in favore della PISTORELLO S.p.a., riferendo ovvero concordando con il tecnico della medesima (DI CARO) le valutazioni tecniche effettuate dalla Commissione di gara, nonché nell’apertura o comunque nella manipolazione delle buste contenenti l’offerta economica.

Il nuovo episodio delittuoso scoperto conferma l’esistenza di un sistema di alterazione del regolare meccanismo di selezione del contraente e di corruttela nella gestione delle gare d’appalto e degli affidamenti diretti da parte del Comune di Abano Terme.

Nell’ambito delle indagini è emersa anche la necessità del PISTORELLO di smaltire 3.000 tonnellate di amianto, procedendo in parte nel rispetto delle normative vigenti e in parte macinando il materiale per poi riutilizzarlo in qualche cantiere.


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