17enne Voleva Abortire con Pillole "Fai da Te" ha Rischiato la Vita

05 Marzo 2015   05:00  

GENOVA - I genitori non dovevano assolutamente sapere di quella gravidanza inaspettata e non voluta. Così una 17enne ligure ha rischiato la vita dopo aver ingerito delle pillole gastroprotettrici che, si legge anche online, se in una determinata dose, procurano l'aborto.

Tutto è avvenuto nell'autunno del 2014, ma solo nei giorni scorsi gli inquirenti ed il pm Luca Scorza Azzarà della procura genovese hanno interrogato il fidanzato ventenne che era stato avvertito dalla ragazza di un ritardo nel ciclo.

Non volendo parlarne con i genitori ha chiesto l'aiuto del giovane. Questi su internet ha scoperto l'esistenza di un farmaco gastroprotettore, il Cytotecche, che, assunto in determinate quantità, può riattivare tanto il ciclo mestruale quanto provocare l'aborto, è riuscito a farselo prescrivere dal proprio medico dicendo di soffrire di male di stomaco e lo ha consegnato alla diciassettenne.

La ragazza ha assunto il farmaco e ha visto riprendere il ciclo mestruale ma le perdite che accusava erano in realtà il segno di un aborto e di un'emorragia interna. Ricoverata in ospedale, è stata curata. Secondo l'avvocato Claudio Velasco, che assiste legalmente il giovane, i due intendevano genericamente risolvere il problema del ritardo del ciclo mestruale senza avere certezza del fatto che la ragazza fosse incinta e hanno fatto ricorso a un farmaco di cui non conoscevano gli effetti e le conseguenze.


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