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Ancora una giornata di scosse di terremoto oltre la magnitudo 2 nelle Marche: 34 in tutto fino al momento in cui scriviamo, di cui 32 registrate nel distretto sismico del Metauro, con epicentro ad Apecchio-Pietralunga (Pesaro Urbino).
Sei terremoti hanno sferzato il terreno con una potenza di oltre 3 gradi di magnitudo e sono stati distintamente avvertiti dalla popolazione, anche se non si segnalano danni.
Alle 18:17, un terremoto di magnitudo 2.7 è stato registrato in mare, al largo della costa fra Ancona e Civitanova Marche.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 20:25 tra l'Umbria e le Marche. L'epicentro della scossa, che ha interessato le province di Perugia e Pesaro, ha avuto una profondità di 8 km.
A preoccupare è, soprattutto, lo stato delle abitazioni e degli edifici pubblici, in primis le scuole. Questo sciame che imperversa da mesi nelle Marche ed in particolare nella zona di Città di Castello e Gubbio sta letteralmente sfinendo la popolazione e per molti versi ricorda quello dell'Aquila.
Questa volta, a differenza del disastro aquilano, nessuno, però, si azzarda a dire che "Lo sciame rilascia energia ed è un bene" e che "si può stare tranquilli"...