A 14 anni nuda su Facebook. Undici minori indagati per divulgazione materiale pedopornografico

18 Settembre 2013   10:08  

Un gioco apparentemente banale, fatto da minorenni che non conoscono i confini del lecito. Protagonista e vittima una bambina di 14 anni, indagati 11 minorenni, di cui 7 ragazzine.

Tutto parte come spesso accade in questi tempi, da facebook. Un uso disinibito, innocente forse, inconsapevole per alcuni, forse doloso per altri.

La foto nuda di una ragazzina 14 anni all'inizio di quest'anno è apparsa su facebook, e dopo pochi giorni è diventata dominio di tutti, diffusa attraversi telefonini dei suoi coetanei.

Accusati di divulgazione di materiale pedopornografico unidici minori, di cui 7 ragazzine, che rischiano il rinvio a giudizio per avere diffuso foto anche sui telefonini.

Sarebbe una ragazza 16enne, anche lei di Sulmona amica della minorenne fotografata senza veli, la responsabile della circolazione della foto. Lei, sotto falso nome, avrebbe aperto l’account su facebook, in cui sono state postate le foto incriminate. Dalle indagini portate avanti con la massima discrezione dai carabinieri di Sulmona, è emerso che tutto sarebbe partito dalle richieste pressanti di un giovane, all’epoca dei fatti 17enne, ora maggiorenne, il quale non si sarebbe accontentato di un autoscatto in cui la sua amica 14 enne appariva seminuda. "Mandamene un’altra in cui si vede qualcosa di più" sarebbe stata la sua richiesta a seguito della quale la ragazzina, dopo un po' di titubanza, avrebbe spedito tramite whatsapp la nuova immagine senza veli. Finita in poche ore sui banchi di scuola.

A far scattere le indagini la preside di un istituto scolastico cittadino che fece avviare un’inchiesta interna per risalire ai responsabili che avevano divulgato la foto pornografica tra gli studenti. Poi su altri telefonini e sulla pagina di Facebook, fino a quando sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sulmona.

Una trentina di ragazzi minorenni di Sulmona si è dovuta recare in Caserma per spiegare come fossero entrati in possesso di quella foto.

E giorni fa undici dei ragazzi sentiti in Caserma – sette ragazze e quattro ragazzi – hanno ricevuto formalmente l’avviso di conclusioni delle indagini da parte della procura del tribunale dei minorenni dell’Aquila. I minorenni sono quasi tutti di Sulmona, con due ragazze di Pratola e Bugnara e un giovane di Pettorano sul Gizio. Per tutti l’accusa è di divulgazione di materiale pedopornografico. 

Ora i giovani hanno 15 giorni di tempo per produrre memorie difensive. Solo dopo scatterà da parte del pubblico ministero del tribunale dei minorenni dell’Aquila, Antonio Altobelli, la richiesta di rinvio a giudizio. 


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