#Amatrice: #Sorrentino, Il Nuovo Film Nella #ZonaRossa. A Luglio Le Riprese di #Loro

Scatta La Polemica, Terremotati Divisi: "Sciacallo del sisma?"

28 Giugno 2017   12:49  

Paolo Sorrentino si appresta a girare, tra il 5 e il 7 luglio, una parte delle scene del suo film 'Loro', pellicola sul potere gestito da Berlusconi, usando le macerie come set.

Sarà Toni Servillo ad interpretare Silvio Berlusconi, nella zona rossa di Amatrice.

Nella cittadina distrutta dal terremoto del 24 agosto scorso non mancano le polemiche, con la popolazione divisa tra chi spera possa far vivere il dramma anche all'estero e chi invece è rimasto indignato per la decisione dell'amministrazione comunale di concedere la chiesa di San Francesco come set per le riprese.

Lo riporta La Repubblica, che spiega le ragioni del sindaco, Sergio Pirozzi:

"Ho autorizzato le scene con gli attori solo all'interno della chiesa di San Francesco, se vorranno utilizzare anche le macerie nelle riprese dovranno chiedere una liberatoria ai proprietari dei singoli edifici. ..La chiesa di San Francesco è un luogo simbolico, non la si è messa in sicurezza ed è stata lasciata crollare lentamente - spiega Pirozzi - Spero che le scene di Sorrentino possano essere una testimonianza di cosa c'era ieri e cosa, spero, tornerà ad esserci domani".

Il produttore della Indigo, Nicola Giuliano, ha invece affermato, dopo aver ricevuto una lettera di proteste di un cittadino amatriciano:

"Non vogliamo ferire nessuno, non siamo lì per fare sciacallaggio o teatrini, è una ferita per tutta l'Italia e un artista come Paolo Sorrentino la tratterà col dovuto rispetto. Quando Rossellini girò 'Germania Anno Zero' sulle macerie di Berlino, nessuno si sognò di dire che fosse sciacallaggio".

Non tutti, però, hanno accolto con entusiasmo la decisione del sindaco.

Francesca Mileto, coordinatrice del comitato Terremoto Centro Italia, ad esempio afferma:

"Ognuno ha la sua etica e la sua sensibilità, non giudico chi vorrà partecipare alle riprese ma non sono mai rientrata nella zona rossa e non credo che una diaria da 200 euro possa essere sufficiente a ripagare quell'esperienza. In questo territorio ogni pietra è una storia tragica, di foto delle macerie ce ne sono a bizzeffe sul web, o possono essere ricostruite graficamente in studio".

Per poi aggiungere:

 

"Perché vietare i selfie davanti alle macerie e poi autorizzare riprese cinematografiche?".


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