Condanna patteggiata, D'Agostino interdetto da pubblici uffici. Pena da scontare ai servizi sociali

L'ex assessore: "Non chiedo scusa"

22 Gennaio 2015   11:46  

Tre anni e tre mesi, oltre al risarcimento delle parti civili: questa la pena cui si è visto condannato l'ex assessore alle Politiche della casa del Comune di Chieti Ivo D'Agostino, colpevole secondo l'accusa di aver richiesto prestazioni sessuali ad alcune donne in cambio di alloggi popolari.

La pena, giunta dopo l'accoglimento della richiesta di patteggiamento, è stata comunque applicata al massimo né tantomeno è stata sospesa (diverrà dunque effettiva a partire da quando verrà depositata, tra 15 giorni), e D'Agostino la sconterà ai servizi sociali. Potrà solo essere temporaneamente sospesa a seguito del ricorso in Cassazione.

Ma, soprattutto, le conseguenze si faranno sentire a livello di pene accessorie: D'Agostino, infatti, è stato interdetto per sempre dai pubblici uffici, vale a dire non potrà mai più rimettere piede in Comune né potrà più lavorare alla Asl, per "estinzione del suo rapporto di lavoro".

In totale, il totale delle somme versate come risarcimento ammonta a circa 47.000 euro. Al momento, comunque, l'ex assessore sembra aver manifestato l'intenzione di non chiedere scusa a nessuno, anche per via del fatto che il patteggiamento non comporta alcuna ammissione di responsabilità.


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