Di Primio sull'UdA: "Comunità d'intenti tra i nostri due Enti per il bene del territorio"

22 Luglio 2013   18:02  

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso del Consiglio Comunale odierno avente ad oggetto la discussione dell'Odg "Quale futuro nel rapporto fra la Città di Chieti e l'Università d'Annunzio di Chieti", dopo aver ringraziato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Chieti "G.d'Annunzio" per la presenza in Assise, garantendo in tal mondo un momento di confronto e di approfondimento, ha dichiarato quanto segue.

"In questi anni l'Amministrazione Comunale di Chieti e l'Università hanno sempre mantenuto un dialogo costante, nonché ottimi rapporti di collaborazione in termini di ricerca e sviluppo per il territorio, senza mai inclinarsi. Ciò su cui bisogna intendersi, pertanto, è capire realmente cosa fare per il bene delle due comunità amministrate, rispettivamente, dal Sindaco e dal Rettore e quindi cosa realizzare per i cittadini da un lato e per gli studenti e la classe docente dall’altra. Solo partendo da questo dato possiamo tratteggiare il nostro futuro.

Se non vogliamo cadere nella dietrologia, continuando a decantare il passato ed a stigmatizzare lo spostamento dell'Università dal centro storico a Madonna delle Piane, bisogna iniziare a pensare all'Università come l'insieme dell’eccellenza dei suoi docenti e il territorio, senza dilungarci nei particolarismi.

Non si può, infatti, pensare oggi, all'Università d'Annunzio, così come era strutturata in via Nicolini. Il campus, oltre ad aver rappresentato un elemento di sviluppo, è stato e lo è tutt’ora un indubbio elemento attrattore, capace di offrire accoglienza alle tante presenze che gravitano nell’area dell'Ateneo; per cui il solo trasferimento di un Dipartimento, come da tanti auspicato, non credo sia la soluzione alla rivitalizzazione del centro storico.

Ciò su cui, in primis, bisogna cominciare a lavorare è un tavolo di confronto allargato, tra l’altro convocato dal sottoscritto proprio alcuni mesi fa, al quale devono essere chiamati a partecipare tutti gli stakeolders del territorio e, in seconda istanza, piuttosto che puntare sul riutilizzo, a fini didattici, dei palazzi vuoti della città, i cui servizi e il cui mantenimento dovrebbero essere sostenuti dall’Ateneo e le costose ristrutturazioni dal Comune, consentire, nei tempi più brevi possibili, l’apertura della Casa dello Studente in centro storico, così come politiche di incentivazione immobiliare a favore degli studenti.

O si è concordi nell'avere un obiettivo unico o tutto il territorio risulterà perdente, per cui un altro punto su cui lavorare è potenziare, migliorando, ciò che Comune e Università già fanno congiuntamente: turismo convegnistico, collaborazione in termini scientifici fra uffici del Comune e dipartimenti universitari, servizi per i cittadini.

Chieti vuole la sua Università, ma al tempo stesso ha bisogno di trasformare l'idea di città universitaria in concretezza, per cui mi aspetto già al termine di questo Consiglio Comunale un ennesimo confronto con l'Ateneo per chiarire le dinamiche future di sviluppo e di crescita".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore