Epifani: ''A Roma e in Europa daremo battaglia per ottenere fondi certi per la ricostruzione''

04 Luglio 2013   15:27  

''L'Aquila va ricostruita in tempi brevi. Tutte le difficoltà nascono dal fatto che il governo Berlusconi che non ha garantito fondi certi. A maggior ragione dopo un sisma che ha per la prima volta devastato e quasi azzerato una città  capoluogo.

In occasione della manovra finanziaria il Pd è pronto a lottare ottenere fondi certi. Delle due l'una: o si individua una leva finanziaria, oppure lo stato mette i soldi in bilancio. 

E dobbiamo muoverci anche in Europa, per rimuovere l'assurdità ad esempio che consiste nello scambiare per  aiuto di stato un rimborso fiscale a seguito di una catastrofe naturale.''

Questo ha detto a L'Aquila il segretario del Pd Guglielmo Epifani, nel capoluogo abruzzese per illustrare le iniziative politiche ed istituzionali da mettere in campo per la ricostruzione dell'Aquila e di tutti i territori colpiti dal sisma del 6 aprile del 2009.

 "L'apertura di ieri di Barroso teoricamente puo' essere utile perche' rompe un muro sul fatto che non si potesse mai fare nulla pero' adesso bisogna vedere se questa apertura e' reale, quanto e' grande, quali sono le condizioni. Perche' spesso Bruxelles ci ha abituato a dire una cosa a trovare dei codicilli che poi ci impediscono di fare quella cosa e voi siete un esempio preciso di questa situazione", ha chiuso riferendosi alla vicenda del terremoto aquila

Nell'intervista Epifani parla anche di voto regionale abruzzese ribadendo la posizione del partito, ovvero voto subito nel 2013 e non nella primavera 2014, e aggiungendo che le primarie non sono indispensabili. 

Ha poi aggiunto la senatrice Stefania Pezzopane:

'' Ma è difficile ottenere ciò che spetta a L'Aquila dopo errori drammatici come il fatto che non sia stata fatta una tassa di scopo. Solo ora si comincia a parlarne.
Al cratere servono altri 8.5 miliardi. Ed una "via di fuga" per le tasse da restituire a causa dell'art. 35 della Legge europea.''

''L'Aquila - ha detto invece il sindaco Massimo Cialente - è un'emergenza nazionale e ne va della credibilità  dell'Italia.

Dobbiamo convincere i giovani a restare,  in una non città. E servono altri 9 miliardi di euro, altro che i 200 milioni alll'anno che ci hanno concesso. La prima trance, informo tutti, stanno già  per finire e non vogliono nemmeno anticiparci quelli programmati epr l'anno prossimo.

E questo significa che avremo cantieri pronti a partire, ma non ci saranno soldi per poterlo fare.''

Infine rivolto a Letta: ''Basta questa subalternità all'Europa, si deve aprire una questione politica contro regole assurde come imporre il rigore finanziario dopo una catastrofe. L'Aquila è questione europea.''

 

 

 


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