I sindacati denunciano: "Fondi comunitari e riorganizzazione dell'organico regionale in ritardo"
"La programmazione dei Fondi comunitari del settennio 2014-20 ed il processo della riorganizzazione del personale regionale sono in una situazione di grave ritardo, e costituiscono di conseguenza grandi ostacoli al rilancio ed alla crescita della Regione".
Il grido d'allarme é stato lanciato stamani da Rita Candeloro, responsbile generale della formazione per la CGIL Abruzzo, nel corso di una conferenza stampa congiunta presso la Camera di Commercio con rappresentanti dei sindacati CISL e UIL, che hanno inteso esprimere la propria preoccupazione per lo stato in cui versa il processo di programmazione regionale.
"La lentezza nell'iter di approvazione dei Fondi del prossimo settennio é già di per sé grave e penalizzante per l'Abruzzo" Ha aproseguito la Candeloro, "ed il ritardo nella riorganizzazione del personale rende la situazione ancora più allarmante, poiché comporta una frammentazione delle risorse. Il personale deve essere utilizzato al meglio, sia affidando ad ogni lavoratore mansioni a lui consone, sia incrementandone le capacità tramite appositi corsi di formazione. Se la Regione intende recuparare il gap accumulato, occorre un'immediata rioganizzazione di tali spese, senza alcuna interruzione. La cosiddetta governance per una regione come l'Abruzzo non é infatti un mero problema di dettaglio, bensì costituisce una questione centrale per il suo rilancio".
Alle argomentazioni della Candeloro ha successivamente fatto eco Gianni Di Cesare, segretario generale della CGIL Abruzzo: "La questione non può essere ulteriormente rinviata, é ora che la Regione si assuma in merito le proprie responsabilità. Il piano strategico non può essere applicato perché, ora come ora, gli uffici di programmazione sono privi delle necessarie risorse per procedere alla riorganizzazione del personale, soprattutto per quel che riguarda le figure direzionali. Basti considerare che dei punti da noi presentati alla Regione, su 14 ne sono stati approvati solo 4, oltre che tenere presente che i Fondi comunitari per la formazione si sono ormai ridotti di tre quarti rispetto a qualche anno fa".
Lorenzo Ciccarelli
