Il Comitato Regionale oggi si pronuncia sulla filovia

11 Settembre 2013   10:03  

“Ci attendiamo un esito positivo, dal Comitato regionale Via, chiamato a pronunciarsi in modo definitivo sulla vicenda inerente la realizzazione della filovia lungo via Castellamare, ossia l’ex tracciato ferroviario.

Ma soprattutto ci attendiamo che il Comitato Via assuma una decisione consentendo finalmente alla città di uscire da una situazione grottesca, con opere già avviate e per buona parte realizzate, lasciando un cantiere in sospeso, con pali installati, fili elettrici già tesi, pensiline sistemate, ma senza il filobus che oggi avrebbe già dovuto collegare Pescara con Montesilvano garantendo la disponibilità di un mezzo di trasporto pubblico di massa veloce a zero impatto ambientale.

Oggi la città ha il diritto di conoscere il proprio futuro, ricordando che sinora abbiamo continuato sempre a opporci a un ritorno del mercato rionale del mercoledì su quell’asse viario, ma è evidente che, di fronte a un ulteriore ritardo o rinvio dei tempi da parte del Comitato, dovremo sicuramente assumere una decisione di merito”.

Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore al Commercio Gianni Santilli in riferimento alla riunione del Comitato Via che tornerà a esaminare la vicenda della filovia sulla strada-parco.

“Già lo scorso luglio – hanno sottolineato il sindaco Albore Mascia e l’assessore Santilli – abbiamo definito grottesca la decisione assunta dal Comitato di Via della Regione Abruzzo in merito alla filovia, Comitato che all’unanimità ha approvato un preavviso di rigetto del progetto ordinando alla Gestione Trasporti Metropolitani di produrre entro 30 giorni alcuni documenti, come lo studio sulle emissioni rumorose, richiesta ridicola visto che parliamo di un mezzo elettrico a emissione zero, com’è ravvisabile nello stesso progetto, partorito, tra l’altro, dalla stessa Regione; quindi la Gtm avrebbe dovuto produrre, come ha fatto, lo studio sull’inquinamento atmosferico e infine il piano di abbattimento delle barriere architettoniche sul marciapiede costruito dalla Regione nel 1998.

Forse il Comitato di Via non ha ben considerato, due mesi fa, che in caso di bocciatura dovremo restituire 35milioni di euro allo Stato che erogò quella somma vincolata alla costruzione della filovia e non di una strada-parco per pochi residenti.

A questo punto, se questo è il messaggio, vuol dire che dovranno essere chiuse e smantellate tutte le filovie d’Italia perché nessuna è stata sottoposta a procedura di Via, a partire da quella di Chieti.

 Il Comitato tornerà a riunirsi sul progetto esaminando le carte che la Gtm ha prodotto in tempi record, ben prima dei 30 giorni concessi, per poi attendere due mesi per un nuovo vertice, e ci attendiamo una decisione definitiva, perché Pescara non può continuare a vivere in una ‘strada di mezzo’, ossia con un cantiere di fatto aperto, ma rimasto a metà. Ovviamente ci attendiamo un esito positivo, perché la nostra maggioranza di governo ha sempre creduto nella necessità di potenziare il sistema del trasporto pubblico di massa su percorso riservato con un mezzo a zero impatto ambientale, come la filovia, un’opera concepita negli anni ’90, con la giunta di centro-destra e che rientra tra gli interventi strategici fondamentali per ridurre le emissioni dei gas di scarico nell’aria.

Consideriamo che a due passi da via Castellamare c’è una parallela, viale Bovio, che oggi soffre una condizione di assoluto dramma, con livelli di polveri sottili insostenibili, situazione alla quale riusciremo a porre rimedio solo dotando la zona di una valida alternativa viaria, quale può essere la filovia.

Peraltro non va dimenticato che l’amministrazione comunale di Pescara, per consentire l’apertura del cantiere, ha anche operato, un anno fa, lo spostamento del mercato rionale all’aperto prima situato lungo la strada-parco, affrontando anche malumori, proteste e disagi, pur di agevolare quanto più possibile quelle opere, che poi si sono fermate, creando una situazione di assoluta incertezza e generando nei cittadini, così come negli operatori commerciali ambulanti, la speranza o l’aspettativa di poter far ritorno sulla strada-parco, ipotesi alla quale sino a oggi abbiamo sempre detto ‘no’. Ma è evidente che, a fronte di un ulteriore ritardo del Comitato Via nell’assumere una decisione sulle sorti della filovia, l’amministrazione comunale dovrà in qualche modo assumere una decisione anche su quel mercato, sicuramente aspetto secondario per il Comitato Via, ma di assoluto rilievo per il nostro governo cittadino.

Al Comitato chiediamo dunque di assumere subito una decisione ”.


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