Denuncia il consigliere comunale straniero Gamal Bouchaib:
''L’Inps ha attivato un numero verde al quale ci si può rivolgere per avere informazioni e servizi al cittadino.
Peccato che, quando si chiama, una voce registrata chiede di fornire il proprio nome e cognome per poter parlare con un operatore.
Il terminale cui è agganciato il servizio, però, non riconosce i nomi e i cognomi stranieri e nega l’accesso.
Io stesso, dopo ripetute segnalazioni, ho provato e ho potuto così constatare che pronunciando il mio nome, Gamal, viene letto “Anita”!
In questo modo il servizio viene, nei fatti, interdetto e negato ai cittadini stranieri, rispetto a questioni di grande importanza per i lavoratori quali problemi contributivi, cassa integrazione, mobilità e molto altro.
Un vero e proprio dramma, per persone già costrette a navigare a vista nel mare insidioso della burocrazia , con la difficoltà aggiuntiva dovuta alla lingua e a disposizioni che, spesso, è arduo capire e decifrare anche per gli italiani.
Chiedo pertanto all’Inps di adeguare il servizio rendendolo fruibile a tutti i cittadini che pagano le tasse e versano i contributi e che, pertanto, hanno diritto agli stessi servizi, senza discriminazioni.''