L'Aquila verso Ascoli, il Picchio ai raggi X

05 Settembre 2014   13:38  

Quello che affronterà L'Aquila sarà un Ascoli rigenerato dalla cura Bellini: l'era Benigni ed il fallimento societario rappresentano ormai il passato e si guarda avanti con grande ottimismo.

L'imprenditore farmaceutico italo-canadese, infatti, ha tutte le potenzialità per garantire al Picchio un roseo futuro e di certo non vorrà deludere le aspettative della piazza. E' dai tempi di Costantino Rozzi che nel Piceno non si respira tale entusiasmo e, scongiuri a parte, ci sono tutte le premesse per vivere una stagione da protagonisti.

In campo come sugli spalti, l'Ascoli ad oggi sembra avere qualcosa in più rispetto alle altre squadre: non è affatto presunzione, ma quanto dimostrato nel precampionato lascia ben sperare anche i cauti per natura. I bianconeri sono reduci da una schiacciante vittoria nel derby di Coppa contro l’Ancona, con ben 8.000 sostenitori ascolani che hanno riempito gli spalti dello stadio Del Duca, e dai 3 punti conquistati a Pistoia nella prima di campionato, oltre 500 i tifosi al seguito. Di certo c'è che la Lega Pro va decisamente stretta a questa tifoseria, che meriterebbe altri palcoscenici. L'ultracentenaria storia della società di Corso Vittorio Emanuele (16 campionati di serie A e 18 di serie B), impone una rapida risalita in cadetteria.

I bianconeri, nel mercato estivo, hanno acquisito le prestazioni di giocatori del calibro di Mustacchio e Chiricò, abili come pochi nel saltare l'uomo. Passando al reparto puramente offensivo, da segnalare anche gli importanti arrivi di Perez, Berrettoni e Altinier. Nessuno dei sopracitati ha finora deluso le aspettative, anzi, l'attacco è stato a dir poco travolgente. Per la porta è giunto nelle Marche Lanni da Grosseto, molto abile tra i pali, forse un po' meno reattivo nelle uscite.

Mori, Avogadri e Mengoni rappresentano ottimi elementi del reparto difensivo, anche se bisogna ammettere che troppe sono le segnature subite nelle gare d’agosto. Addae e Pirrone garantiscono invece al centrocampo quel giusto mix di corsa, fisico e impostazione di gioco. In fase d'uscita, con tutta probabilità, solo l'addio di Tripoli è degno di nota, abilmente sostituito dal dg Lovato.

Salvo stravolgimenti dell'ultimo momento, l'Ascoli scenderà in campo con il solito 4-2-3-1: Lanni a difendere la porta bianconera, blocco arretrato presumibilmente composto da Rossi (favorito su Pelagatti) e Avogadri ai lati, Mori e Mengoni in mezzo. La linea mediana sarà formata centralmente da Addae e Pirrone, supportati da Mustacchio, Chiricò e capitan Berrettoni, che assisteranno la prima punta Perez. Difficile, infatti, l'impiego di Altinier dal primo minuto.

Rocco Bellesi (www.vivereascoli.it)


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