La facciata splendente, contestazioni e porte sante aperte

11 Giugno 2010   17:41  

Bella com'era finalmente liberata dai ponteggi, oggi la facciata della Basilica di Collemaggio splendeva al sole con il suo rosone, i suoi colori, icone e misteri. Tutto merito della Soprintendenza, e di chi, come la storica dell'arte Biancamaria Colasacco, dal lontano 2007 hanno lavorato al suo restauro e messa in sicurezza. Un intervento davvero ben riuscito, poiché la facciata ha retto senza danni significativi alla terribile scossa del sei aprile, che invece ha distrutto il transetto e l'arco trionfale della Basilica anche a causa dei pesanti cordoli in cemento armato collocati inopportunamente negli anni '70. Per il restauro completo di Collemaggio occorreranno ora 16 milioni secondo la soprindentenza: 5,5 per la Basilica e 10,5 milioni per il complesso monumentale.

Alla cerimonia per festeggiare la conclusione del restauro della facciata hanno partecipato tra gli altri, il sottosegretario Gianni Letta e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Una presenza ed un' iniziativa che già ieri dalla Uil Beni culturali era stata stigmatizzata come propagandistica. Giudizio ribadito oggi da alcuni cittadini che hanno manifestato il loro dissenso davanti la Basilica, costringendo Letta e Bertolaso ad entrare dalla porta santa, aperta in deroga alla tradizione, ma su suggerimento dello stesso Celestino V, ha sdrammatizzato il vescovo Giuseppe Molinari.

Il capo della protezione civile non ha rilasciato dichiarazioni, e ha scambiato un cordiale saluto con il giornalista Giustino Parisse che, lo ricordiamo è uno dei parenti delle vittime che ha sottoscritto l'esposto contro la commissione grandi rischi, da cui è poi scaturita l'inchiesta della Procura dell'Aquila e sette avvisi di garanzia. Il sottosegretario Gianni Letta invece conferma: stiamo lavorando per migliorare il provvedimento di proroga del pagamento di tasse, mutui, tributi, che ad oggi scadrebbe il primo di luglio.

Insieme al presidente Chiodi ha partecipato alla cerimonia anche l'ambasciatore cinese Ding Wei, che nella sua prima visita ufficiale in Italia ha voluto portare i saluti alla comunità' abruzzese "in un momento particolarmente difficile", e anche progetti volti ad agevolare l'export abruzzese e delle aree terremotate verso il mercato interno cinese in grande espansione.

Comunicato stampa della struttura commissariale

Il Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi e il vice Massimo Cialente presenti oggi alla cerimonia di inaugurazione della facciata della Basilica di Collemaggio, da pochi giorni  liberata dal ponteggio che la nascondeva.

Hanno partecipato anche i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e Guido Bertolaso e tutte le autorità locali. La facciata, che era già stata oggetto di restauro prima del terremoto e che per questo non ha subito gravi danni, è oggi quasi interamente ristrutturata e in completa messa in sicurezza, grazie al lavoro della Soprintendenza e della Struttura del Vice commissario ai Beni Culturali, Luciano Marchetti, che hanno realizzato un restauro di tipo scientifico, ma rispettoso della storia della facciata. A conclusione della cerimonia l’Orchestra del conservatorio “Casella” ha eseguito alcuni brani musicali.

Dopo la manifestazione, all’uscita dalla Basilica, il Commissario Chiodi ha risposto alle domande dei cittadini circa la questione delle tasse: “Stiamo lavorando per trovare una soluzione al problema. Martedì sarò di nuovo a Roma.”

Il Commissario, alla domanda di un cittadino, ha risposto che non c’è stata nessuna speculazione sul terremoto.

Il punto di vista dei contestatori

''Oggi Guido Bertolaso è andato all'Aquila insieme a Gianni Letta per inaugurare la facciata restaurata della Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

L'ennesimo miracolo di Governo e Protezione Civile nel post-terremoto aquilano, penseranno gli italiani. E invece si tratta dell' "Ennesima facciata mediatica", come recita uno striscione esposto da alcuni manifestanti.

Perché la facciata di Collemaggio, come sanno molto bene tutti gli aquilani e come è bene che sappiano tutti gli altri, era in ristrutturazione - e quindi con impalcatura e puntelli - ben prima del terremoto del 6 aprile 2009. Motivo per cui non è crollata alle 3:32 di quella notte infausta.

Motivo per cui questa inaugurazione non ha nulla a che vedere con Guido Bertolaso, che pure non perde occasione per allungare il già interminabile elenco di eventi pubblici in cui ricopre il ruolo del superuomo che ha salvato L'Aquila e i suoi abitanti.

Sul sito ufficiale della Protezione Civile la notizia è in rilievo: "La facciata "dis-velata" della Basilica di Collemaggio". Il comunicato dell'efficientissimo ufficio stampa del Dipartimento comincia così: "Liberata dai ponteggi che ne hanno permesso il consolidamento e il restauro, in seguito al terremoto del 6 aprile 2009, si inaugura oggi all’Aquila la facciata della Basilica di Collemaggio. La cerimonia si svolge alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta e del Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Partecipano anche l’Arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari e il vescovo ausiliario, Monsignor Giovanni D’Ercole. "

Alcuni aquilani si sono recati nel piazzale, con striscioni, cartelloni e pistole ad acqua, per contestare e per ironizzare sulle recenti esternazioni del premier Silvio Berlusconi, che aveva detto di temere che qualcuno potesse sparare in testa agli uomini della Protezione Civile.

Ma la contestazione è stata "oscurata": pur di non esporle agli slogan scherzosi dei manifestanti, le personalità presenti sono fatte passare attraverso la Porta Santa, che normalmente viene aperta una volta all'anno, il 28 e il 29 agosto, in occasione della Perdonanza: chi la attraversa beneficia del perdono dei propri peccati.

Pare dunque che oggi all'Aquila si sia andati in deroga persino al rito religioso: Letta, Bertolaso e compagnia si sono presi il perdono l'11 di giugno, fuori stagione. E senza il bisogno di un'ordinanza di Protezione Civile

Non si è andati in deroga, invece, al "Comando e controllo" che da oltre un anno imperversa sul territorio aquilano: come racconta Sara Vegni, la ventina di manifestanti - erano presenti alcuni membri del 3e32 e altre persone comuni, fra cui docenti universitari - è stata allontanata in modo brusco dalle forze dell'ordine, che hanno strattonato qua e là e strappato via di mano ai manifestanti cartelli e striscioni.

All'Aquila è vietato contestare.''


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