Megalò 2, il Tar si dichiara incompetente: la decisione passa al Tribunale delle acque

Impossibilità di intervento sulla materia

17 Dicembre 2014   12:49  

Tutto rimandato in merito alla questione per Megalò 2, progetto cui il Wwf ha posto la propria netta opposizione e che vedrebbe eventualmente la realizzazione di un nuovo "gemello" nelle immediate vicinanze del centro commerciale.

In realtà, ci sarebbe anche l'obiettivo di realizzare persino una terza struttura, ma entrambi i progetti sono ora in una fase di stallo: come accaduto tempo addietro per Megalò 3, anche per quanto riguarda Megalò 2 il Tar di Pescara ha dichiarato la propria incompetenza per difetto di giurisdizione, depositando la sentenza lo scorso 15 dicembre e rimandando tutto al Tribunale superiore delle acque, che si pronuncerà a febbraio in due date distinte.

La decisione del Tar, più precisamente, è da addebitarsi alla dichiarata impossibilità di intervenire sulla materia delle acque, dal momento che gli atti impugnati si riferiscono appunto ad una costruzione di un argine di protezione per la sicurezza idraulica di tutta la zona in esame, vicina al fiume Pescara, ed i relativi rischi.

Oltretutto, non potendo l’ordinanza di cessazione dei lavori del Genio civile di Pescara essere impugnata davanti al Tar, di riflesso non si può neanche ricorrere contro l’annullamento del parere favorevole da parte dell’Autorità di bacino, presupposto essenziale per la sicurezza fluviale, strettamente collegato con le ritenute insufficienze statiche e funzionali, rilevate dal Genio civile.


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