Metodo Unplugged nelle scuole di Avezzano per contrastare l'uso di droga

10 Dicembre 2013   12:54  

Porta il ‘timbro’ dell’Europa il nuovo metodo,  chiamato Unpluggedrecepito e praticato dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per la prevenzione contro fumo, droga, alcol a studenti delle Medie (secondo anno).

Via i vecchi schemi, le ‘prediche’ accademiche ai ragazzi: a scuola entrano in scena, con l’intervento di docenti - formati preventivamente da operatori e psicologi della Asl 1 - giochi di situazione’, brainstorming (letteralmente tempesta di idee, cioè creatività), osservazioni e analisi (role-playing), discussioni di gruppo.

Così l’azienda sanitaria, utilizzando l’innovativo metodo, messo a punto da ricercatori europei, in collaborazione con le Università di Torino, Novara e L’Aquila, cambia l’approccio alla prevenzione (fascia d’età tra i 12 e 14 anni).

E i risultati sui giovani, soprattutto in termini di cambiamento degli stili di vita, sono garantiti perché il metodo è ampiamente verificato sul piano dell’efficacia.

La Asl, nei giorni scorsi, ha messo in atto questo progetto– giunto alle terza edizione- puntando proprio sulla formazione dei docenti che anche quest’anno saranno chiamati ad attuare, in classe, la nuova tecnica.

Al progetto, riguardante tutta l’Azienda sanitaria provinciale, hanno aderito quest’anno 13 docenti di scuole Medie di Avezzano e Marsica, che hanno seguito un programma didattico ‘full-immersion’ di 20 ore, tenuto dagli operatori Asl.

La originale metodica di prevenzione sugli adolescenti è stata illustrata agli insegnanti delle Medie durante il corso svoltosi nei giorni scorsi nei locali della Comunità Montana Montagna marsicana ad Avezzano, in via Monte Velino.

Le ‘lezioni’ ai professori delle Medie sono state impartite dai medici dr.ssa Daniela Franchi (Servizio Igiene, Avezzano, referente aziendale), dr. Massimo Di Carlo (Sert Avezzano), dr.ssa Maria Graziani (Servizio Igiene, L’Aquila).

Il programma si compone di 12 step (fasi) che tendono a sviluppare la capacità critica dei ragazzi su problemi e situazioni, facendo emergere le abilità personali e sociali. Insomma, l’obiettivo è correggere errate convinzioni dei ragazzi e migliorarne le conoscenze sui rischi di sostanze, tabacco e alcol.

Oltre all’Italia il progetto unplugged, proprio per la sua efficacia ormai certificata, viene attualmente attuato in Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Svezia, Belgio, Spagna, Portogallo.

La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, una delle più sensibili nel recepire il progetto e a coinvolgere gli insegnanti, in due anni, dal 2011 al 2012, ha insegnato la tecnica a 26 docenti che, a loro volta, l’hanno attuata a beneficio di 450 studenti della Provincia di L’Aquila.

“Uno degli aspetti più importanti del programma”, aggiunge la Franchi, “è che, se interamente attuato, ha la capacità di ritardare nei ragazzi il passaggio dall’uso occasionale di droghe, tabacco o alcol a una eventuale fase successiva caratterizzata da un uso stabile delle sostanze; questo ritardo ha un valore cruciale perché riduce di molto le probabilità che i giovani diventino consumatori abituali di sostanze”

“L’iniziativa”, dichiara la dr.ssa Franchi, “consente inoltre ai docenti di sperimentare modalità comunicative nuove per facilitare l’approccio didattico nel duplice aspetto cognitivo ed emotivo.

 

 


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