No a Scienze Formazione a Carsoli. Al 3e32 sportello dei diritti

L'Aquila composta ma non fessa

27 Maggio 2009   14:22  

Esprimono forte contrarietà docenti, dipendenti e ricercatori di Scienze della Formazione dell'Aquila, per il trasferimento logistico della loro facoltà dal capoluogo a Carsoli. Lo hanno ribadito oggi in conferenza stampa sottolineando che in questo modo si penalizzeranno gli studenti pendolari che provengono dalla costa, oltre che il personale aquilano che vive ad oggi nelle tendopoli. La scelta è stata fatta, accusano, senza prendere in considerazione valide alternative, come il trasferimento in strutture agibili e sicure di Pizzoli, a pochi chilometri dall'Aquila ,o anche a Navelli. Gli unici ad avvantaggiarsi della strana scelta, incalzano, saranno i docenti romani, che dovranno percorrere meno strada per andare a fare lezione e che hanno motivato il trasferimento con un ipocrita e beffardo: "Siamo tutti aquilani!" . Il timore più generale è che sia in atto una spartizione dell'Univeristà aquilana da parte di altri territori e atenei abruzzesi. Con la scusa del  temporaneo trasferimento. Ma, si sa, nulla in Italia è più definitivo del temporaneo.

L'incontro è avvenuto nel parco Unicef di Via Strinella, circondato da palazzi silenziosi e disabitati, e dove giovani aquilani e gli studenti fuori sede rimasti tenacemente a vivere nel capoluogo, hanno dato vita al Coordinamento 3e32, punto d'incontro per svariate iniziative culturali e politiche, agorà apartitica per i tantissimi comitati nati in seguito al sisma e che vogliono essere protagonisti della ricostruzione della città, in cui hanno deciso di rimanere a vivere. Il 3e32 porota avanti la raccolta firme  per la campagna 100%. Cento percento traparesnza, partecipazione e cento per cento a fondo perduto per la pirma casa. Su quest'ultimo punto, spiegano, nel decreto approvato in Senato non c'è chiarezza. Potrebbee andare a finere infatti che una parte del finanziamento sarà erogato con credito di imposta e mutui agevolati,  e allora molti cittadini non avranon alcuna possibilità di ristrutturare la loro casa. L'alternativa obbligata sarà allora quella di vendere ciò che resta della loro casa a Fintecna, non a prezzo di mercato, ma a prezzo di catasto, e con detrazione del contributo di ricostruzione. Un ottimo affare per gli immobiliaristi che ricomprerano poi da Fintecna, pessimo per gli aquilani.

A breve presso il Parco dell'Unicef sarà aperto uno sportello dei diritti, in cui i cittadini potranno farsi assistere, per ogni dubbio o incombenza burocratica, da avvocati e commercialisti dell'associazione Cittadinanza attiva.

Nel servizio interviste ad Umberto Dante, docente di Storia scienze della Formazione, Edoardo Puglielli, docente precario, Cesare Padovani, ricercatore Scienze della Formazione, Marco Sebastiani , coordinamento 3e32,Vincenzo Di Benedetto, Cittadinanzattiva.

 Filippo Tronca

Nei campi non si fa politica...vai un pò al 3e32

 


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