Omicidio di Angelo Corazzini, una tragedia annunciata

08 Agosto 2013   10:17  

E' oggi in corso l'autopsia sul corpo di Angelo Corazzini, il 66enne di Popoli (Pescara) ucciso a coltellate dal figlio Sante Corazzini, 40 anni, la sera di martedi' scorso. Ad eseguire l'esame autoptico e' il medico legale Aldo Polidoro, che questa mattina ha ricevuto l'incarico dal pm del tribunale di Pescara Silvia Santoro. 

Inquetianti intanto i risvloti della tragica vicenda che stanno emnergendo. Era stato ad esempio il padre Angelo a chiedere la grazia per il figlio Sante, che nel 1992 uccise a calci e pugni dentro uno spogliatoio del campo sportivo di Popoli un anziano di 84 anni, Nazzareno Frascarella di San Benedetto in Perillis, che gli avrebbe fatto avances sessuali.

La grazia fu concessa nel 1999 dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, per i gravi problemi di salute dell'omicida, condannato a sei anni di carcere.

Sante, oggi nquarantenne, tornò dunque a vivere con il padre Angelo, pensionato di 66 anni che aveva lavorato nell’ospedale di Popoli e la madre, e sottoposto a cure nel Centro di igiene mentale di Tocco da Casauria, in quanto ritenuto seminfermo di mente.

Ieri l'epilogo della vicenda, in una casa popolare di viale dei Tigli, nella zona Peep di Popoli.

Sante dopo l'ennesima lite, ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito il padre al torace e al collo. Inutile il tentativo del padre, riverso in un apozza di sangue, di chiamare a telefono le figlie Katiuscia e Giorgia. Né la corsa in ospedale e l'operazione d'urgenza per strapparlo alla morte.

Sante dopo l'omicidio ha bussato alla porta del vicino, urlando ''Ho ucciso mio padre'' con le mani insanguinate e una profonda ferita al braccio.

Quando in casa sono arrivati i carabinieri e i militari del Reparto Operativo del Comando provinciale di Pescara, Sante Corazzini era in stato confusionale e non ha risposto ad alcuna domanda.

Ad occuparsi del caso e' il sostituto procuratore della Repubblica di Pescara Silvia Santoro.

Una tragedia annunciata, negli ultimi anni, soprattutto dopo la morte della madre per un infarto, le liti tra Angelo e Sante erano quasi all'ordine del giorno, e già due anni fa Sante minacciò il padre con un coltello. Sante poi aveva ricominciato a bere, e l'alcool mischiato agli psicofarmaci amplificava la sua instabilità mentale.

 

 


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