Omicidio stradale, al Senato il Governo chiede la fiducia sul DDL

10 Dicembre 2015   12:33  

l governo chiede la fiducia sul ddl sull'omicidio stradale in Aula al Senato. L'obiettivo è quello di arrivare domani alla votazione conclusiva del ddl che potrebbe venire modificato con un maxiemendamento. Il testo è in discussione da oltre un anno e mezzo in parlamento ed è alla terza lettura.

Il testo ha avuto uno sprint anche dopo l'incidente nel quale perse la vita nel giugno scorso Corazon 'Corie' Mendez, dopo essere stata falciata da un'auto pirata.

Il testo uscito dalla Camera prevede che l'omicidio stradale diventi un reato a sé, graduato su tre varianti. In particolare, resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell'ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada.

Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi. Con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere.

Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).

La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere . 


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