Ordinanza affama randagi: gli animalisti disobbediscono e manifestano in Comune

08 Agosto 2013   13:00  

Azione di disobbedienza civile in favore degli animali, all'Aquila, di alcune decine di attivisti dell'associazione 'Animalisti italiani Onlus' e cittadini che nel parco del Castello cinquecentesco hanno dato da mangiare in strada ai randagi, sfidando l'ordinanza del 22 luglio scorso che lo vieta.

I Vigili Urbani hanno preso i nominativi dei presenti per la successiva contestazione.

L'ordinanza definita 'Affama Randagi' è a firma del vice sindaco Roberto Riga e vieta appunto la somministrazione cibo ai cosiddetti “cani di quartiere” dell'Aquila da parte di cittadini non autorizzati e multare i trasgressori con pene pecuniarie dai 25 ai 500 euro. In quanto, si legge nell'ordinanza, ''somministrare a detti cani alimenti indistinti è potenzialmente pericoloso per la loro salute, creando altresì un disagio determinato dagli avanzi di cibo che, con la stagione estiva, può aggravarsi, con potenziale incremento di ratti e mosche ed evidente pregiudizio della vivibilità della zona''.

Un divieto, aveva assicurato il vicesindaco, ''preventivamente concertato con le associazioni animaliste”.

E infatti, a riprova di questa concertazione, gli animalisti hanno oggi protestato vivacemente fuori il Comune, contor un'ordinanza consderata gorttesca.

Nelle nostre immagini un vivace battibecco tra il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e una militante, a seguire l'intervista al consigliere regionale dei Verdi Walter Caporale e al sindaco.

Infine il comunicato stampa degli animalisti

DIFFIDA AL SINDACO. PRESIDIO DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE

L'Associazione “Animalisti Italiani Onlus” ha inviato al Sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente, e per conoscenza al prefetto de L'Aquila, al Comando dei Carabinieri, alla Procura della Repubblica e al Comando della Polizia Municipale, una diffida affinché venga ritirata immediatamente l'Ordinanza Affama randagi dello scorso 22 luglio, n. 64, firmata dal solerte Vice-Sindaco della città, nonché Assessore al randagismo, Roberto Riga, (ordinanza e diffida su www.animalisti.it), in netto contrasto con la Legge quadro nazionale 281/91 in materia di randagismo, con la Legge regionale 86/99 e con numerose sentenze di merito su Delibere e ordinanze simili.
Oggi diverse decine di attivisti dell'Associazione e tanti cittadini hanno partecipato alle iniziative di protesta (foto e video in giornata su www.animalisti.it)

Dichiarazione di Walter Caporale, Presidente Nazionale Associazione “Animalisti Italiani Onlus” e Capogruppo al Consiglio regionale abruzzese:

“NESSUNO PUO' VIETARE DI DARE DA MANGIARE A QUALSIASI ESSERE VIVENTE DEL PIANETA E TANTO MENO AI RANDAGI''

E' un provvedimento inaccettabile, indegno di un Paese civile, di una città civile, ambiguo ed illegittimo, di cui i cittadini hanno avuto notizia solo a seguito delle multe - fino a 500 euro! - ricevute per aver dato da mangiare agli animali.

Gesti normali, ripetuti negli anni soprattutto da cittadini anziani, che passano il loro tempo con gli animali di quartiere ed i randagi.

Randagi tanto noti nella città de L'Aquila per le caratteristiche docili e che hanno avuto l'attenzione del mondo intero dopo il terremoto del 2009.

Non è possibile non sfamare un essere vivente. Mi meraviglio dei vigili che multano; eppure esiste l'obbligo di soccorso per gli animali investiti previsto dal nuovo Codice della Strada. Non c'è differenza nel soccorrere un animale assetato e affamato da uno investito.

Oggi abbiamo manifestato affinché il Sindaco provveda al ritiro immediato dell'Ordinanza ma soprattutto abbiamo fatto in Italia, PER LA PRIMA VOLTA, UN'AZIONE DI DISOBBEDIENZA CIVILE PER GLI ANIMALI: ci siamo recati al Parco del Castello per cibare tutti i randagi.

Siamo rimasti lì in attesa di essere multati. Multe da impugnare e da strappare, una volta notificate, insieme a quelle già ricevute dai cittadini aquilani, volontariamente, perché se ne sono infischiati di un'Ordinanza illegittima e vergognosa: con tutti i problemi de l'Aquila, come è possibile volersela prendere con dei poveri randagi?
A che punto é arrivata la barbarie e l'indifferenza, l'insensibilità dei politici, degli Amministratori?

Non ci interessano i bla bla e le pseudo-giustificazioni dello Sceriffo-ViceSindaco aquilano: l'assessore Riga dovrebbe dimettersi, non solo perché ha affamato degli esseri viventi, ma perché ha messo a repentaglio anche la cittadinanza aquilana. Affamare gli animali significa incattivirli e provocare reazioni forti verso gli umani.

Questo è quello che accade quando si emettono atti che sono volti più ad accontentare qualche sparuta lamentela che non il Benessere degli animali e di chi li ama. Oggi mi vergogno di essere abruzzese".

Dichiarazione di Cristiana Graziani, Medico Veterinario:

"Non abbiamo alcuna intenzione di sostituirci alle associazioni che accudiscono i cani di Quartiere riconosciuti come tali, che lo facciano pure e che continuino a farlo sempre meglio.

Chiediamo che l'ordinanza venga revocata e, che le Associazioni Animaliste che hanno firmato e concertato l'Ordinanza rimedino al più' presto al grave danno arrecato a tanti cani vaganti presenti in città' ed aree limitrofe.

Al contrario invece, ringrazio Walter Caporale e Animalisti Italiani per aver partecipato e per aver dimostrato pienamente che essere Associazione significa non solo distribuire cibo agli animali, ma anche e soprattutto conoscere la Legislazione vigente in materia di tutela dei diritti degli animali".

 


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