Progetto Case, prossime all'apertura 42 nuove attività commerciali

Continuano a pervenire numerose, anche più del previsto, le richieste per l'avvio di bar, edicole e molte altre attività commerciali nelle aree interessate dal Progetto Case.

L'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano ha già provveduto ad assicurare che già entro la fine del'anno sarà possibile aprire le nuove attività, per le quali sono pervenute al Comune ben 42 richieste, e comprendono 8 bar, 5 alimentari, 4 tabaccai ed edicole, 7 attività per servizi sociali, 3 esercizi per servizi medici, 6 per servizi scolastici, 6 per ristorazione e 3, infine, per consulenti fiscali.

Molti dei commercianti (o aspiranti tali) richiedenti, tuttavia, hanno fatto richiesta per più aree, dichiarandosi dunque disposti, almeno in linea teorica, ad aprire più punti, e per sciogliere i dubbi residui si rende necessaria, da parte del Comune, la predisposizione di analisi preventiva dei progetti, che imporrà a ciascun richiedente la presentazione di un piano finanziario e chiarezza sui tempi di intervento e realizzazione dell'attività prevista.

"In tal modo", ha affermato Di Stefano, "potremo verificare quante attività siano davvero prossime all'apertura e, nel caso esse fossero inferiori alle esigenze, potremmo riaprire il bando per colmare i vuoti e consentire la partecipazione a quanti in precedenza non hanno potuto fare domanda"

Una commissione interna giudicherà entro i prossimi venti giorni l'opportunità o meno dell'apertura di una nuova attività, in base ai principi enunciati nel piano di assetto urbano e territoriale studiato e redatto dai docenti dell'Università di Napoli, appunto per assicurare l'apertura a quanti saranno ritenuti in regola.

L'amministrazione fornirà ai commercianti terreno ed indirizzo per intraprendere le rispettive attività, con i costi completamente a carico di questi ultimi, mentre é ancora da definire la durata dei contratti, al termine dei quali l'attività andrà in mano al Comune.