Punto nascite Sulmona prossimo alla chiusura: le madri dovranno partorire a distanze chilometriche

Inconveniente necessario anche in caso di doglie

21 Novembre 2014   11:21  

Potrebbe avere conseguenze drastiche e decisamente spiacevoli per le mamme del Centro Abruzzo l'ormai sempre più probabile chiusura del punto nascite dell'ospedale di Sulmona.

Il reparto sulmonese è infatti almeno sulla carta condannato a cessare la propria attività già entro dicembre (al pari dei reparti di Penne, Atri e Ortona), a causa del basso numero di parti: appena 328 nel 2013, soglia superiore solo all'omologo reparto di Penne e comunque distante dalla soglia minima di 500 parti all'anno prevista dal nuovo piano.

Comune, sindacati ed associazioni sono pronti a dare battaglia, ma qualora l'attività dovesse effettivamente cessare le partorienti sulmonesi si vedrebbero vostrette a dover compiere distanze chilometriche per mettere alla luce i figli, anche in caso di doglie: gli ospedali di Chieti e Pescara, al momento i più gettonati, distano infatti rispettivamente 61 e 74 chilometri, L'Aquila dista 112 chilomentri ed Avezzano 66 km.

Un inconveniente di proporzioni nient'affatto trascurabili, se si considera che l'ospedale di Sulmona ha un bacino d'utenza di 30 Comuni e circa 60.000 persone, specialmente dopo la chiusura dei punti nascita delles trutture di Popoli e Castel di Sangro.


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