Relazione Corte dei Conti: l'Italia delle frodi e dei furbetti

11 Febbraio 2009   17:15  

Alla presenza del presidente della Repubblica e delle più alte cariche istituzionali,  si è tenuta oggi a Roma la  cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2009 della Corte dei Conti.  "Il cittadino ha il diritto di conoscere fino in fondo l'uso che viene fatto delle risorse pubbliche, ha il  diritto di pretendere un uso del denaro pubblico consono ai criteri della buona amministrazione" afferma il presidente dei magistrati contabili Tullio Lazzaro, e le sue parole, ferme e solenni,  hanno però il sapore di una pia e malinconica illusione, se confrontate con i dati subito dopo snocciolati relativi all'attività svolta dalla Corte dei conti nel corso del 2008. 

TANGENTI? NORMALE AMMINISTRAZIONE.... 

Nella Pubblica amministrazione infatti le tangenti e la corruzione sono pratiche molto diffuse, e sono anzi in  certi casi la normale amministrazione.  Ed è il settore delle opere pubbliche quello più a rischio, una terra spesso di nessuno in cui il politico si incontra con l'imprenditore ed entra per così dire in affari con lui.  Come confermano le recenti vicende giudiziarie che hanno investito anche la nostra Regione. Nel 2008 Sono state  77 le condanne per danno erariale causate da attività contrattuale, appalti per la costruzione di strade, scuole o carceri che, a causa di tangenti, sono stati eseguiti tardi e male, oppure mai realizzati. Le citazioni in giudizio per questo tipo di reato contabile  ammontano a  un totale di 831milioni di euro. Fattispecie di reati moto diffusi, che proliferano nella mancanza di adeguati ed efficaci controlli, sono gli illeciti compensi negli appalti pubblici, appropriazione indebita di somme a seguito dell'emissione di falsi o duplicati mandati di pagamento a fronte di prestazioni contrattuali inesistenti o già pagate.

Nella mala gestione non poteva mancare anche quest’anno il capitolo relativo alle consulenze esterne  base di 96 condanne in primo grado e di oltre 20milioni di euro di danni contestati nelle citazioni a giudizio. 

Ci sono poi le opere incompiute: ovvero le inutili  colate di calcestruzzo in cui viene trasformato il nostro denaro: "Anche nel corso del 2008 - ha sottolineato il procuratore generale della Corte, Furio Pasqualucci - molte fattispecie di responsabilitá amministrativa  sono da collegare direttamente o indirettamente al fenomeno delle cosiddette opere pubbliche incompiute, opere ciò progettate ma non appaltate ovvero non completate o comunque inutilizzabili per scorretta esecuzione, che rappresentano un gravissimo spreco di risorse pubbliche e la testimonianza più eloquente dell'inefficienza dell'amministrazione centrale e  periferica".   

AIUTI EUROPEI :TERRENO FERTILE PER LA TRUFFA

 Altro terreno in cui è rigogliosa di comportamenti furbeschi e truffaldini è quella degli aiuti comunitari. Nel 2008 ammontano a circa 148 milioni le frodi nel settore degli aiuti allo sviluppo regionale,a 42,8 milioni di  euro nel settore aiuti all'agricoltura. Calabria e Sicilia le regioni dove più grave è il fenomeno.  La Lombardia e la Liguria sono invece all'avanguardia per le frodi  nel settore sostegno sociale e all'occupazione: 27 denunce per 13,4 milioni di euro.  L' Abruzzo primeggia nel settore del sostegno innovativo e infrastrutturale in  agricoltura, con frodi accertate per un valore di 29,9 milioni di euro.  In Toscana invece vanno forti le frodi a danno del Fondo della pesca, quantificabili in  476.000 euro. Ingenti poi le truffe sulle quote latte ad opera di allevatori che hanno evaso multe per quasi 91 milioni di euro relative a 270mila tonnellate prodotte in più rispetto a quanto consentito dalla Comunità europea.
 

LA SANITA’ INCANCRENITA 

E veniamo alla spesa sanitaria, altro bubbone purulento di frodi e illeciti. Sono undici le  tipologie  di attività illecita elencate dalla Corte dei Conti:   incarichi illegittimi conferiti al personale estraneo alle Aziende sanitarie; acquisti non autorizzati di apparecchiature medicali; mancata utilizzazione o inadeguate ristrutturazioni di strutture ospedaliere giá realizzate; irregolaritá nella spesa causate dalla iper prescrizione di farmaci; irregolaritá nella spesa causate da doppia e/o fraudolenta fatturazione; indebite e fraudolente acquisizioni di risorse pubbliche per corsi di formazione mai espletati, espletati solo in parte o forniti in tutto o in parte di rendiconto o documentazione giustificativa; indebiti compensi percepiti dai medici di base; irregolari gestioni di case di cura convenzionate; irregolaritá sulle esenzioni dei tickets; illegittime nomine fiduciarie di dirigenti apicali e infine corresponsioni di indennitá non dovute.

In una lodevole inchiesta del quotidiano Il Messaggero  vengono a tal proposito denunciati inenarrabili sprechi negli ospedali del Lazio: costosissime sedie a rotelle usa e getta, letti computerizzati mandati al macero,  farmaci anche da 1000 euro a confezione buttati via,  macchinari venduti due volte alla Asl, ruote, macchine per la ventilazione polmonare assistita, materassi speciali assegnati  in comodato d’uso e mai restituiti. La Corte dei conti ha ovviamente aperto un'inchiesta.

 

POTENZIALI FURBETTI A NORMA DI LEGGE 

"Occorre potenziare e irrobustire i controlli, renderli effettivi nello svolgersi e concreti negli effetti” sottolinea allarmato il Presidente Lazzaro, che però coglie l’occasione per denunciare dei limiti e impedimenti all’azione della Corte dei conti causata da leggi che pongono limiti ed eccezioni, forse discutibili.

Lazzaro cita tre norme: la prima è l’articolo 16 bis della legge 31 del dicembre 2007  che esclude dalla giurisdizione della Corte dei Conti  l’operato degli amministratori e dipendenti di società quotate in borsa con partecipazione pubblica inferiore al 50%. 

La seconda norma è il Decreto legge 134/2008,  che mette al riparo gli  amministratori e i dirigenti dell’Alitalia e delle società controllate  per illeciti successivi 18 luglio 2007. 

Infine la Circolare del 24 gennaio 2008 con la quale si stabilisce che l'obbligo di pubblicazione dei compensi per consulenze va limitata ad incarichi che superano l’importo pari allo stipendio del primo presidente della Corte di cassazione. In questo modo infatti diventa più difficile verificare il rispetto del tetto massimo che ogni amministrazione può spendere in consulenze.. 

CHE CASINO’....

La truffa del secolo, citata dalla Corte dei conti, e che fa tremare i polsi, è quella realtiva al servizio new slot, le slot machine collegate in rete. La vicenda è nota: le dieci concessionarie per l'installazione delle slot machines in Italia per anni hanno evaso il pagamento delle  royalties del 13.5% allo Stato  Tra multe e imposte non pagate, l'evasione calcolata da una indagine recente sarebbe 70 miliardi di euro.  Come denunciato dall'ex procuratore antimafia Pier Luigi Vigna, in Italia sono in funzione 130 mila slot-machine abusive, non collegate alla rete dei Monopoli di Stato, e il loro fatturato è occulto ed esentasse. Un settore dove lalligna il riciclaggio di denaro da parte della criminalità organizzata.   

Si legge  nella relazione di una supercommissione di esperti, guidata dal sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi e dal generale della Finanza Castore Palmerini, finita sul tavolo dell’ex-viceministro Vincenzo Visco. “Nel corso dell’indagine sono sorti alcuni interrogativi su specifici comportamenti tenuti dai Monopoli in particolari occasioni…Essi riguardano sia la fase di avvio delle reti telematiche e in particolare l’esito positivo dei collaudi allora condotti subito dopo smentiti dall’esperienza applicativa, sia l’accelerato rilascio di nulla-osta di distribuzione per apparecchi nell’imminenza dell’entrata in vigore di una disciplina più stringente, sia infine l’omessa applicazione di sanzioni previste dalla legge e “l’invenzione” di regimi fiscali forfettari. A tali interrogativi i Monopoli dovrebbero essere chiamati a rispondere puntualmente”. 

“ Una somma enorme, pari a diversi punti di Pil - ammette Pasqualucci - ma in relazione alla quale il giudizio è sospeso in attesa di una decisione della Cassazione per regolamento di competenza”. In questo caso il tempo che che scorre lento tra commi e cavilli  è poco galantuomo.

 

 

Filippo Tronca 

 

LA REGISTRAZIONE INTEGRALE DELLA CERIMONIA

 

L' Abruzzo degli sprechi e del clientelismo

 -  Le relazioni del presidente Gian Giorgio Paleologo e del procuratore regionale Bruno Di Fortunato, illustrate in occasione dell´ inaugurazione dell´Anno Giudiziario 2008 della Corte Dei Conti, hanno di fatto offerto un affresco a tinte fosche della gestione della cosa pubblica nella nostra regione, suggerendo agli esponenti politici presenti nella sala congressi del castello cinquecentesco, ...  

 


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