Renzi agli Italiani: "Ho Perso, la Poltrona che Salta è la Mia!"

05 Dicembre 2016   08:02  

"Come era scontato, l'esperienza del mio governo finisce qui: domani pomeriggio riunirò il Consiglio dei ministri, poi andrò al Quirinale a rassegnare le dimissioni". Matteo Renzi ha fatto il Matteo Renzi fino alla fine. Come è nel suo costume, il premier dimissionario ha detto chiaramente tutto quello che doveva dire dopo una sconfitta senza dubbi al referendum.

"Io ho perso, nella politica italiana non perde mai nessuno. Non vincono, ma non perde mai nessuno. Ma io sono diverso, ho perso, lo dico a voce alta anche se con il nodo in gola, perché non siamo robot", ha spiegato Renzi nella sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, con la moglie Agnese al suo fianco e con la voce rotta dall'emozione.

Renzi ha chiuso così la sua esperienza di governo. Adesso, come ha spiegato lui stesso, l'attenzione si sposta sul Colle: "Tutto il Paese sa di poter contare su una guida autorevole e salda come quella del presidente Mattarella". I tempi potrebbero essere anche più stretti del previsto, con un incontro che potrebbe esserci già in mattinata. Poi il Cdm nel primo pomeriggio e, a seguire, le dimissioni formali del governo.

Renzi traslocherà a largo del Nazareno, dove martedì è stata già convocata la Direzione del partito. "Se la giocherà, c'è ancora tanta tela da tessere", ha assicurato un big del Pd lasciando il Nazareno, dove tutti i dirigenti si sono ritrovati per valutare il post voto, con l'eccezione dei bersaniani.

I renziani hanno molto enfatizzato il passaggio di Renzi sulla legge elettorale: "Il No ha vinto in modo straordinariamente netto. Congratulazioni", ora "tocca al No fare le proposte, serie e credibili, a partire dalla legge elettorale". In sostanza, ha messo la palla nel campo avversario dove, come ha subito osservato più di un dem, sul dopo Italicum sono subito fioccate le proposte più diverse.

Sullo sfondo, ovviamente, resta sempre lo scenario del voto, in tempi brevissimi, gettonato anche nel Pd e tra i renziani. Che però, da domani, dovranno misurare nel partito nuovi rapporti di forza. "Vado via senza rimpianti", ha sottolineato Renzi nel suo commiato da Palazzo Chigi in cui, rivolgendosi allo schieramento per il Sì, ha assicurato: "Un giorno torneremo a vincere".


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