Ricostruzione, Cialente in audizione al Senato: o risorse o mobilitazione

15 Maggio 2013   12:45  

E' la giornata decisiva quella di oggi con il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente a Roma. Oggi è il giorno che decreterà la fine della contestazione istituzionale, o l'inizio della mobilitazione popolare. Il sindaco è a Roma per un’audizione al Senato. Al centro dei due appuntamenti la ricostruzione bloccata da mesi per mancanza di risorse.

''Per quest'anno servono 1,4 miliardi per realizzare la ricostruzione privata, cifra di cui il 63% sarà destinata al cratere e il restante all'Aquila'': lo ha ribadito proprio il sindaco Cialente nel corso di un'audizione congiunta delle Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, nell'ambito dell'esame del decreto 43/2013 sulle 'Emergenze', per il quale ieri e' iniziato l'iter di conversione in legge.

Di fatto restano sempre sul tavolo la prima tranche dei fondi Cipe, 250 milioni di euro, promossi ma mai arrivati. I soldi chiesti dal Sindaco sono quelli da spendere subito, per coprire i costi degli oltre 2.700 progetti approvati in via definitiva e in attesa del contributo. Cialente, nei giorni scorsi aveva stabilito la rimozione delle bandiera italiana da scuole e uffici comunali e aveva riconsegnato la fascia tricolore al Quirinale: un a protesta in piena regola, contro lo stato sordo e insensibile. E proprio nel presentare la protesta Cialente sottolinò come lo stato di emergenza, che per legge non può durare più di tre anni, non era finito in città.

Quindi a Roma anche la provocatoria proposta di ripristinare lo stato di emergenza. Cialente a nella capitale è andato con il coordinatore delle aree omogenee del cratere, Emilio Nusca, che consegnerà ai parlamentari e al governo una serie di emendamenti ritenuti necessari per la gestione della ricostruzione. Ma su tutto si attende l'incontro con il l'incontro perorato anche dalla senatrice stefania pezzopane con una lettera,quello con il presidente del consiglio Enrico Letta.


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