Ricostruzione, Pezzopane: "In legge di stabilità attendiamo 800 mln per tre anni"

Interrogazione urgente già depositata

14 Ottobre 2013   12:08  

Un impegno organico per la ricostruzione dell'Aquila. La senatrice Stefania Pezzopane ha depositato un'interrogazione parlamentare urgente, che ora invierà a tutti i senatori, non solo abruzzesi, perché il Governo si faccia carico di una risposta organica e articolata nel tempo.

“Ci sono sindaci sfiniti, c'è una situazione di stanchezza e di sfiancamento dopo quattro anni senza certezza sulle risorsa. Per presentare l'interrogazione ho fatto un'analisi attenta in collaborazione con i Comuni e gli uffici speciali, per dettagliare il dato economico e verificare se i nostri dati corrispondono con quelli del ministero. Trigilia ha già risposto ad una interrogazione rassicurando che i soldi ci sono, ma rispondeva ad una interrogazione non precisa. I soldi non ci sono veramente!”

Domani in Parlamento il Governo presenta il disegno di legge di stabilità, e già domani si attende che arrivino fondi per L'Aquila.

“Perché sia un'azione significativa devono essere trovati per L'Aquila e cratere 800 milioni l'anno, comprensivi dei 200 milioni spalmati in 6 anni della delibera Cipe. Soldi che saranno trovati tramite la spending review e qualche ritocco sulle accise che non incida troppo sulla popolazione”.

L'interrogazione della Pezzopane è stata presentata alla vigila della legge di stabilità proprio perché L'Aquila rientri tra le emergenze del Paese. “Ogni giorno c'è una emergenza, e la prima domanda che faccio nell'interrogazione è proprio questa 'L'Aquila è ancora un'emergenza nazionale?'”

Al momento il fabbisogno per la ricostruzione di L'Aquila e il cratere, espresso nella interrogazione, è di 50 milioni per finire il 2013 e circa 1 miliardo per il 2014.

Di fatto la speranza è che tutte le risposte siano già del disegno di legge di stabilità: “Abbiamo attivato un tavolo tecnico interministeriale che si sta lavorando per individuare le risorse, ma nella legge di stabilità potranno esserci risposte per tre anni, ma io chiedo di più”.

Tra le richieste in interrogazione, la riapertura di una contrattazione con l'Europa per l'utilizzo della Cassa Depositi e Prestiti: “Anche il primo ministro Letta è concorde nel pensare che si potrà realizzare non appena l'Italia uscirà dalla procedura di infrazione”.

di Barbara Bologna


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