La procura di Pescara ha chiesto il processo per l’ex presidente della Fira Giancarlo Masciarelli, per l’ex assessore di Forza Italia Vito Domenici, per il re della sanità privata Vincenzo Angelini e per altri cento indagati nello scandalo della finanziaria regionale. Di questi, 39 sono società. Tre anni dopo gli arresti, il sostituto procuratore Andrea Papalia mette la parola fine alla maxi-inchiesta sulla presunta truffa per 16 milioni di euro alla Regione. Secondo l’accusa, un gruppo di indagati avrebbe costituito una organizzazione che drenava denaro pubblico verso imprese amiche o società fantasma costituite per ricevere finanziamenti. Tra gli imputati compaiono anche la figlia dell’ex sindaco dell’Aquila Tempesta.
Richiesta di rinvio a giudizio anche per l’imprenditore Marco Picciotti, che secondo il pm sarebbe stato a capo di una serie di società fantasma impiegate per ottenere fondi per progetti che non si sarebbero mai concretizzati; per Vincenzo Trozzi, ex vice presidente della Fira, che avrebbe avuto un ruolo nelle società indagate; per Paolo De Michele, il ragioniere che nella sua pen drive avrebbe nascosto i conti della Fira.