Se nè andato anche Franco Califano, il "Califfo" si è spento ieri sera ad Acilia.
Nato a Pagani in provincia di Salerno, ma è cresciuto tra Roma e Milano.
Autore di brani indimenticabili scritti per Mia Martini ('Minuetto'), Ornella Vanoni ('La musica infinità,' Una ragione in più), Peppino di Capri ('Un grande amore e niente più, che vince il Festival di sanremo nel 1973), ma anche per Edoardo Vianello e Wilma Goich, Mina e Loretta Giggi, che porta al successo le sue 'Notti d'agosto'.
Califano ha portato alla ribalta brani indimenticabili come 'Tutto il resto è noià, 'La mia libertà', 'Io nun piangò, 'Cesira', 'Avventura con un travestito', 'Pasquale l'infermiere', spesso autobiografiche, ispirati alle sue personali vicende private.
La sua vita è trascorsa tra eccessi canzoni, concerti, night. Ha avuto una figlia, Silvia, che fa la ballerina. Una paternità mai negata, ma che si "è negato da solo" lasciandole solo il nome e "scomparendo", perchè, aveva detto, "i figli si devono amare e crescere ed io me lo sono sempre negato".