Swissleaks, Falciani Tira in ballo il Vaticano, "Pressioni sullo IOR"

19 Febbraio 2015   09:29  

MILANO - Ancora rivelazioni bomba di Falciani, l'ex dipendente della banca d'investimenti HSBC che trafugò dall'istituto una lista di 100mila clienti vip che si avvelevano dei sistemi non proprio ortodossi per far uscire capitali di milioni di euro dagli stati ad alta tassazione alla Svizzera.

«Le investigazioni italiane sullo Ior furono fermate dal Vaticano: la Svizzera era disposta a collaborare, la Santa Sede mise il veto. Io spero che questo messaggio sia un elemento di informazione, perché oggi una persona importante come lo è papa Francesco può dare un esempio al mondo». 

Hervè Falciani è chiaro e ieri a Roma per presentare il suo libro La cassaforte degli evasori, ha parlato a tutto tondo di Swissleaks, nato proprio dalle Liste Falciani.

«In Italia la politica ha bloccato le indagini: ai piani più alti tutti sapevano delle liste e hanno avuto il tempo di reagire. Era il 2011, al governo c'era Berlusconi». 

A Falciani piace Renzi, ma dice che può fare di più: «Ha fatto un tweet sul caso ed è già un passo avanti. Ma bisogna fare di più. Penso che Renzi sia una persona onesta, ma non può tenersi vicino i consiglieri del passato».

E in merito a una sua eventuale presenza al processo contro di lui a Ginevra, Falciani afferma: «Se avrò un salvacondotto per deporre senza essere messo in carcere, andrò a deporre». 

Intanto, dopo le rivelazioni giornalistiche sul caso Swissleaks, proseguono le indagini sulla banca Hsbc.

E proprio ieri gli inquirenti hanno dato mandato di perseguire la sede di Ginevra nell'ambito di un'inchiesta per riciclaggio.

«Senza Swissleaks – conclude Falciani – non ci sarebbe stata neanche questa indagine. La soluzione viene sempre dalla società civile».


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