Uiltrasporti Abruzzo: ferrovia Pescara-Roma non è "ramo secco"

Dopo le dichiarazioni dell'Ing. Moretti

12 Maggio 2010   16:44  

Che la linea ferroviaria Pescara - Roma da tempo non è "considerata" dai vertici di RFI, gli abruzzesi l'avevano capito da un pezzo e, le recenti esternazioni dell'ing. Moretti, non fanno altro che produrre conferme.



E' quanto afferma in una nota Giuseppe Murinni , Segretario genrale di Uil trasporti Abruzzo.

"Se questa linea è nel tempo diventata poco competitiva, tanto da essere definita "un ramo secco" sempre dallo stesso Ing. Moretti, forse le motivazioni sono da ricercate proprio all'interno di RFI e di TRENITALIA.
Ma è comprensibile che l'ormai famoso manager si dedichi ai "Frecciarossa". Sicuramente gli procurano più visibilità che organizzare un efficiente sistema di trasporto a servizio di studenti lavoratori e cittadini che quotidianamente, sicuramente non per diletto, si spostano dalla terra d'Abruzzo verso la capitale.

Ma del resto accade lo stesso anche per i servizi che RFI e TRENITALIA offrono sul versante adriatico.
L'Italia, all'improvviso, di fatto e per scelte di logica legate strettamente al risultato economico, sviluppa un proprio sistema di trasporti efficace solo lungo la dorsale tirrenica.
Bene hanno fatto quindi l'Assessore Morra e l'onorevole Pelino a far sentire la propria vibrata protesta rispetto alle ciniche dichiarazioni dell'ing. Moretti.
Si distrae, e non poco, l'ing. Moretti quando non considera il ruolo strategico di questa linea ferroviaria e nemmeno il servizio cui assolve, o meglio dovrebbe assolvere, per collegare le aree di Avezzano e Sulmona e dell'Abruzzo intero con Roma.
A questo punto, occorre però decidere se seguire il "concetto Moretti" che rispetto ai "rami secchi" non prevede "ne tempo e ne denaro" o rendersi, per la Pescara-Roma come per la Sulmona-Carpinone o per la Teramo-Giulianova, attori diretti procedendo in quella funzione di gestione della programmazione territoriale e di decentramento delle funzioni alle Regioni previste dal Decreto Legislativo 422/97 proprio in materia di trasporti.

Del resto, per la relazione Pescara-Roma proprio Regione Abruzzo ha da tempo redatto il progetto di collegamento intermodale gomma-ferro con Roma che si propone di rendere più agevole e veloce l'accesso alla capitale dall'Abruzzo.

Un progetto capace di generare benefici per la rapidità dei collegamenti e per la decongestione degli accessi stradali orientali a Roma, facendo convergere i vettori automobilistici sulla linea ferroviaria.
In questo ambito com'è noto è prevista, la realizzazione di un nodo di scambio intermodale tra l'Abruzzo ed il Lazio per i vettori automobilistici che determinerebbe il miglioramento dei trasporti in uscita dalla capitale e consentirebbe di valorizzare le nuove porte d'accesso ai fini turistici delle zone interne ed in particolare del sistema dei parchi naturali d'Abruzzo.

Tutto questo significa potenziare il servizio su ferro fornendo al cittadino abruzzese ma anche a quello laziale un servizio efficiente e competitivo.
Ma stiamo ovviamente parlando di numeri che non interessano minimamente l'Ing. Moretti e di servizi che invece gli abruzzesi desiderano e meritano.
Ci chiediamo allora se non sia il caso di utilizzare sinergicamente le risorse che Regione Abruzzo già possiede: una propria azienda di trasporto su ferro, la Sangritana, abilitata alla circolazione ferroviaria su scala nazionale, non può continuare ad essere relegata in un ruolo provinciale (quasi cittadino) mentre dovrebbe assolvere a funzioni di interesse regionale ed interregionale.
In buona sostanza la UIL Trasporti Abruzzo ritiene che la Regione Abruzzo abbia la possibilità di programmare con brevissimo tempo servizi, anche d'intesa con la Regione Lazio, perché l'azienda regionale su ferro d'intesa con le altre aziende operanti su gomma in vera sinergia attivi un servizio rapido ed efficiente in grado di fornire servizi efficienti e di qualità alla collettività d'Abruzzo.
In questo ambito non potrà certamente essere l'ing. Moretti a porre vincoli per l'attivazione di iniziative rispetto alle quali si è già chiaramente disinteressato.
Una maggiore qualità dei servizi di trasporto nelle sue diverse forme possibilmente al recupero dell'esistente divario infrastrutturale sono una pre-condizione essenziale per lo sviluppo economico dell'Abruzzo soprattutto nell'attuale momento di crisi e del mutato scenario internazionale."

 


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