L'urgenza di restituire L'Aquila agli aquilani nei tempi più rapidi possibili, collide coi tempi tipici della ricostruzione cui i precedenti sismi ci hanno abituato.
Si legge così nella brochure del convegno che questa mattina a L'Aquila ha messo a confronto architetti, urbanisti e geologi sul futuro della città, consci dell'urgenza di dare subito risposte alle decine di migliaia di persone che essendo rimaste senza una casa, un lavoro, uno spazio in cui vivere hanno perduto prima di tutto una dimensione sociale.
Insieme ai professori Pierluigi Properzi della Facoltà di Ingegneria dell'Aquila, Aldo Loris Rossi e Giovan Battista De Medici dell'Università Federico II di Napoli, all'assessore comunale all'Urbanistica Riga anche Marco Pannella su “L'Aquila, l'Abruzzo, l'Europa”.
“Non esistono ricette precostituite per la ricostruzione” ha detto l'architetto Properzi aggiungendo che “chi dice tutto dove e com'era prima, dice una sciocchezza come chi parla di new town”.
Dal convegno la proposta dell'istituzione di un osservatorio per la ricostruzione, attraverso il quale tutti i cittadini possano confrontarsi e avanzare proposte, in modo che dal diario della ricostruzione che ne uscirà ognuno potrà leggere la storia dell'Aquila a partire dal 6 aprile 2009.
(MS)
