Venerdì di Terrore, la Furia della Jihad si Scaglia contro Tunisia, Kuwait, Francia e Somalia

27 Giugno 2015   09:53  

Un venerdì nero di terrore quello appena trascorso flaggellato dagli attentati sanguinari dei terroristi dell'Isis che si sono scagliati contro civili inermi in Tunisia, Francia, Kuwait e Somalia.

A tunisi un attacco in un noto resort ha causato 39 morti, molti dei quali turisti.

La rivendicazione è arrivata nella notte via Twitter con un messaggio di cui non è possibile verificare l'autenticità ma che appare molto simile ai precedenti.

Nel post si legge che "un soldato del califfato" ha attaccato le "tane della fornicazione, del vizio e dell'apostasia" e questo "malgrado le misure" di sicurezza "rafforzate attorno a queste tane". La maggior parte delle persone uccise, aggiunge, sono per lo più cittadini "di Stati dell'alleanza crociata che combatte lo Stato del Califfato".

Pubblicata anche una fotografia del presunto attentatore, il cui nome di battaglia sarebbe Abu Yahya al-Kairouani. L'Is aveva già rivendicato l'altro attentato contro una moschea a Kuwait City, che ha fatto almeno 25 vittime.

Ma la Tunisia non è stato l'unico Paese preso di mira ieri dalla jihad che si è scatenata anche in Francia, Kuwait e Somalia trasformando la giornata di ieri in un venerdì di sangue e terrore.

Nel frattempo il governo tunisino ha deciso di chiudere 80 moschee che operano al di fuori controllo statale e accusate di incitamento alla violenza. "Tutte le moschee chiuderanno entro una settimana", ha detto Essid parlando a una conferenza stampa a Tunisi, aggiungendo che alcuni di questi centri di predicazione "continuano a diffondere la loro propaganda e il loro veleno per promuovere il terrorismo".


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