Venezuela: Un paese allo sbando e prossimo ad una gravissima emergenza umanitaria.

Interrogazione del Deputato Fabio Porta al Governo italiano

13 Febbraio 2016   18:36  

Continua come un incubo senza fine la lenta agonia di un paese di cui sembra essersi impossessata una follia foriera di cattivi presagi.

La gravissima crisi economica determinata dal crollo del prezzo del greggio, unico ingresso in grado di generare i dollari necessari all’importazione dei beni di consumo, come generi alimentari, farmaci, materie prime, tecnologie di ogni genere e un’inflazione, per il momento a tre cifre, sta determinando in maniera sempre più drammatica grandi scompensi sociali.

Il salario è fermo ormai a livelli completamente insufficienti a garantire alle famiglie l’acquisto dei generi di prima necessità. Si pensi che il salario minimo è di 15.000 bolivares mensili e il costo minimo della cesta basica di alimentazione supera i 90.000 bolivares.

A tutto ciò si unisce una delinquenza che ormai si è impadronita di vaste zone metropolitane che controlla senza che la polizia possa fare nulla. E’ di qualche giorno fa la notizia che a Maracay (quarta città per grandezza del paese), la malavita in occasione del funerale di un componente di una delle tante bande che imperversano nella città, ha obbligato tutti gli esercizi commerciali a chiudere le loro attività per tutto il tempo del corteo funebre.

In questa situazione,  carente di qualsiasi iniziativa politica efficace, i nostri connazionali vivono drammaticamente e quotidianamente ricatti, minacce e richieste di pizzo, che in certi casi raggiungono anche l’espropriazione indebita dell’attività. C’e bisogno di un’azione forte del governo italiano e della comunità internazionale affinchè le autorità locali ristabiliscano il diritto e la sicurezza dei cittadini in questione.

In questa direzione si muove l’interrogazione di Fabio Porta, deputato eletto nella circoscrizione esteri, che con una preoccupata nota chiede un intervento urgente del nostro governo anche per il caso dell’italo venezuelano Franco Sabino di origini pugliese a cui nelle scorse settimane è stato letteralmente smantellato un capannone industriale dove produceva accumulatori industriali.

“La situazione in Venezuela continua tesissima e complicata e la nostra collettività soffre direttamente e indirettamente le conseguenze dell’instabilità politica e del clima di insicurezza che gravano sul Paese”: è quanto ha dichiarato Fabio Porta, deputato del Partito Democratico eletto in America Meridionale.
“Sto formalizzando una richiesta di chiarimenti e di maggiori informazioni su quanto è avvenuto pochi giorni fa ai danni del nostro concittadino Franco Sabino, vittima di estorsione prima e di una vera e propria devastazione poi a seguito all’illegale occupazione del suo capannone industriale”, ha aggiunto il parlamentare, che è anche Presidente del Comitato italiani nel mondo e promozione del Sistema Paese della camera dei Deputati. “L’Italia faccia sentire la sua voce chiedendo chiarimenti e garanzie al governo del Venezuela, dimostrando di essere vicino non solo a parole alla grande collettività italo-venezuelana”, sottolinea il deputato.
“A questo proposito voglio anticipare che nei prossimi giorni chiederò un incontro al Ministro dell’Economia per sollecitare la definitiva soluzione di un altro grave problema rispetto al quale da mesi sono impegnato: quello del pagamento delle pensioni in convenzione italo-venezuelana, rispetto al quale ho già ottenuto chiarimenti e la disponibilità e intervenire positivamente da parte di Inps e Ministero del Lavoro”.

Gianfranco di Giacomantonio Maracay - Venezuela     


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