Via libera al progetto di legge regionale anti-burocrazia

23 Luglio 2013   16:48  

Via libera dalla prima commissione del Consiglio Regionale d'Abruzzo al  progetto di legge in materia di ''Procedimento amministrativo, sviluppo dell'amministrazione digitale e semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale".

Tra i punti principali della proposta di legge l'automatismo del fissaggio del termine entro il quale la pubblica amministrazione regionale deve concludere i suoi procedimenti, pena l'attivazione di meccanismi sanzionatori per chi non conclude in tempo le pratiche.

Altro punto consiste nell'indennizzo automatico a favore delle aziende o dei cittadini che subiscono un danno per ritardo della Regione.

Si prevedono poi vari interventi di sburocratizzazione, informatizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi.

Firmatari della proposta di legge 426/2012 i consiglieri regionali Carlo Costantini, Mov 139 e Riccardo Chiavaroli, Pdl.

"Una rivoluzione epocale - commenta Costantini -  che restituisce centralità ai cittadini ed alle imprese in tutte le loro relazioni con la pubblica amministrazione regionale e locale. In pratica, esattamente quello che hanno rivendicato le categorie produttive nelle ultime settimane ed in particolare nella manifestazione di venerdi scorso a Pescara. L'auspicio - conclude - è che il Consiglio Regionale riesca ad approvarlo al più presto, considerato che occorreranno alcune settimane perché il provvedimento entri a regime".

Grande soddisfazione anche da parte di Ricardo Chiavaroli:

"Un grande passo avanti sulla via della semplificazione amministrativa e della trasparenza della Regione Abruzzo, che in questo campo ora si pone all'avanguardia in Italia". Sottolineo- dice Chiavaroli - che la legge in questione ha l'obiettivo di snellire e informatizzare tutte quelle pratiche burocratiche della pubblica amministrazione che rappresentano una perdita di denaro e tempo per le imprese private”.

"Alcuni studi fatti dalle associazioni di categoria - spiega il comsigliere regionale - fanno emergere che ogni impresa impegna circa 35 giorni l'anno per correre dietro alle carte, ai timbri ed alle procedure amministrative. Questo rappresenta un costo per il paese di circa 70 miliardi di euro, che coincidono con 4 punti di pil. Da questi dati scaturisce la necessità di riformare radicalmente anche la macchina amministrativa regionale ".

 


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