#Cyberbullismo: Ok Della Camera Alle Norme Sul Contrasto, è Legge. Testo Approvato All'Unanimità

Bullo over 14 potrà essere convocato in Questura e ammonito

18 Maggio 2017   09:59  

Sì definitivo dell'Aula della Camera alla legge sul contrasto dei cyberbullismo.

Il testo è stato approvato a Montecitorio all'unanimità: 432 favorevoli ed una sola astensione. 

Stretta sul web e coinvolgimento delle scuole nel contrasto del bullismo sul web.

Sono questi i cardini della legge sul contrasto del cyberbullismo:

LA DEFINIZIONEEntra per la prima volta nell'ordinamento una puntuale definizione legislativa di cyberbullismo. Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori. A ciò si aggiunge la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.

OSCURAMENTO DEL WEB. Il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o anche il genitore) può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete. Se non si provvede entro 48 ore, l'interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore. Dalla definizione di gestore, che è il fornitore di contenuti su internet, sono esclusi gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca.

DOCENTE ANTI-BULLI IN OGNI SCUOLA. In ogni istituto tra i professori sarà individuato un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Al preside spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare adeguate azioni educative. L'obbligo di informazione è circoscritto ai casi che non costituiscono reato. Più in generale, il Ministero del'Istruzione ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando sulla formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti, mentre ai singoli istituti è demandata l'educazione alla legalità e all'uso consapevole di internet. Alle iniziative in ambito scolastico collaboreranno anche polizia postale e associazioni territoriali.

AMMONIMENTO DA PARTE DEL QUESTORE. In caso di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali via web, fino a quando non vi sia una querela o denuncia il "cyberbullo", sulla falsariga di quanto già è previsto per lo stalking, potrà essere formalmente ammonito dal questore che lo inviterà a non ripetere gli atti vessatori. Insieme al minore sarà convocato anche un genitore. Gli effetti dell'ammonimento cessano al compimento della maggiore età.

PIANO D'AZIONE E MONITORAGGIO. Presso la Presidenza del Consiglio verrà istituito un tavolo tecnico con il compito di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno.

La legge per il contrasto alle forme di cyberbullismo è stata definitivamente approvata dalla Camera con 432 voti a favore e nessun contrario.

Il testo che ha avuto un percorso lungo e accidentato (è passato per tre volte dalle commissioni e le aule di palazzo Madama e di Montecitorio), ha avuto il definitivo ok alla quarta lettura.

Poco prima del voto, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha voluto salutare Paolo Picchio, il padre di Carolina, la ragazza che si tolse la vita a 14 anni dopo essere stata vittima dei cyberbulli.

"Questa legge è un primo passo necessario. La dedichiamo a Carolina Picchio ed a tutte le altre vittime del cyberbullismo"

ha detto nell'Aula della Camera la presidente Laura Boldrini salutando il padre della prima vittima del cyberbullismo, seduto sulle tribune per assistere al voto del testo per il quale si è impegnato e ha combattuto.

Le parole della presidente Boldrini sono state sottolineate da un applauso dell'Assemblea.

 

Cyberbullismo, Boldrini: "Impegno mantenuto"

"Oggi è una bella giornata per il Parlamento perché abbiamo mantenuto un impegno.

La legislatura, a pochi mesi dall'inizio, aveva dovuto prendere atto della morte di una ragazzina di 14 anni, vittima riconosciuta di cyberbullismo. In quell'occasione ci impegnammo a dare una risposta e la legge che abbiamo approvato oggi è un primo tentativo di rispondere a questo problema". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, che dopo l'approvazione all'unanimità della legge sul cyberbullismo ha ricevuto a Montecitorio Paolo Picchio, padre di Carolina, la ragazza che si tolse la vita dopo essere stata vittima dei cyberbulli.

Presenti all'incontro anche la senatrice Pd Elena Ferrara, promotrice del provvedimento a Palazzo Madama e insegnante di musica di Carolina Picchio, e il deputato dem Paolo Beni, relatore della legge. "Grazie di cuore a nome di Carolina. Mia figlia è stata la prima vittima acclarata di cyberbullismo e ha svelato un mondo di cui fino ad allora non si parlava", ha affermato Picchio che ha donato alla presidente Boldrini una targa con la foto di sua figlia.

La legge approvata oggi, ha sottolineato la terza carica dello Stato, affronta il problema "dal punto di vista della formazione, della sensibilizzazione, della cura.

a me sembra che questo sia il punto da cui partire: dare più consapevolezza ai nostri giovani, fare in modo che gli insegnanti possano avere strumenti per contrastare questo fenomeno e quindi lavorare nell'ottica di circoscriverlo ab initio e non dopo, quando è troppo tardi".

Boldrini ha poi ricordato l'iter faticoso della legge:

"Non è stato semplice, perché c'era l'intenzione di allargare la platea anche al bullismo e ai maggiorenni. Alla Camera è stato fatto questo tentativo", ma alla fine "ha prevalso il buonsenso e io sono molto contenta che i deputati abbiano voluto prendere atto della situazione e abbiano deciso di andare in fondo, anche se il provvedimento per alcuni di loro doveva essere più allargato".


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