A Francavilla al Mare giornata studio sulla medicina del dolore

09 Novembre 2010   13:23  

Francavilla al Mare sarà la sede del corso di formazione, che si terrà giovedì 11 novembre 2010 presso l’Hotel Sporting Villa Maria, e che coinvolgerà molti specialisti della Regione che si occupano di trattamento del dolore: una scelta che mette in luce la particolare attenzione e competenza che la Regione Abruzzo e alcune delle sue strutture sanitarie hanno maturato sulla terapia del dolore. Sono 36, su tutto il territorio nazionale da nord a sud, gli incontri formativi MAP (acronimo di MAnaging Pain, Orientarsi nella Terapia del Dolore), per i medici impegnati nella cura del dolore, organizzati nell’ambito di CHANGE PAIN un ampio e importante programma internazionale di educazione e sensibilizzazione co-promosso da EFIC, la federazione europea della associazioni scientifiche che si occupano di cura del dolore, e dall’azienda farmaceutica Grünenthal. 

Il corso MAP è il risultato di un lavoro di coordinamento e di coinvolgimento multidisciplinare che ha portato specialisti del territorio a confrontare le proprie esperienze, per fare delle strutture della provincia di Chieti e Pescara un riferimento sempre più importante nella terapia del dolore, in una Regione con oltre un milione di persone che soffrono di malattie che causano dolore.

Il corso sarà condotto da un team di esperti operanti in alcune strutture di riferimento: il prof. Luigi Di Matteo, Vice Presidente della Società Italiana di Reumatologia, Direttore Unità Operativa Complessa di Reumatologia, Ospedale Santo Spirito di Pescara, il prof. Amedeo Costantini, Coordinatore Area Medicina del Dolore e Cure Palliative della SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva), Direttore Unità Operativa di Terapia del Dolore e Cure Palliative, Ospedale Clinicizzato SS Annunziata di Chieti, la dott.ssa Maria Rizzi, Dirigente medico 1 livello, specialista in Anestesia Rianimazione e Terapia del dolore, Ospedale S. Spirito di Pescara, il dott. Michele De Tursi, Ricercatore Universitario, specialista in Oncologia, Università G. D’Annunzio di Chieti, il dott. Alessandro Passerini, Dirigente 1 livello, specialista in Ortopedia, Ospedale Clinicizzato SS Annunziata di Chieti.

“Nel trattamento del dolore, afferma il prof. Amedeo Costantini, è necessario, innanzitutto,  un giusto percorso diagnostico-terapeutico”. Il centro di Terapia del dolore e Cure palliative diretto da Costantini, offre, appunto, questo percorso al termine del quale propone al paziente il trattamento ritenuto più idoneo, di tipo farmacologico o di tipo interventistico (blocchi antalgici, interventi di neuro modulazione, interventi di neuro lesione).

La legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore ha fatto fare un salto culturale al nostro Paese che, da fanalino di coda in Europa, oggi è dotato di una legge innovativa che molti altri Paesi Europei ci invidiano e alla quale guardano quale esempio. La nuova legge offre la possibilità di passare dalla fase teorica del diritto a non soffrire, agli interventi più concreti sia per aderire all’impegno a ridurre o eliminare il dolore inutile, ma soprattutto pervenire a risultati terapeutici soddisfacenti per il  malato. Da qui la forte esigenza formativa per favorire quel cambiamento culturale nella classe medica e per garantire il terreno più favorevole alla legge e alla sua piena applicazione. Lo stesso Ministero della Salute ha riconosciuto la rilevanza del problema formativo e ha intrapreso una serie di iniziative educazionali dedicate sia ai Medici Specialisti che ai Medici di Medicina Generale per il migliore utilizzo dei farmaci oppioidi.

Il corso ECM MAP di Francavilla al mare si colloca a sostegno della diffusione di una nuova “cultura del diritto a non soffrire”, che intende affrontare, con i medici specialisti i due aspetti necessari per assicurare un’ottimale terapia del dolore: la relazione medico-paziente e il percorso diagnostico-terapeutico. Un rapporto ottimale con il malato è sempre auspicabile per affrontare al meglio qualsiasi tipo di malattia, ma, quando si tratta il dolore - cronico o acuto che sia - l’alleanza tra medico e paziente è vitale perché il dolore, oltre a minare profondamente la vita del paziente, è “segno della malattia che parla” o “esso stesso malattia” e come tale porta con sé un pesante carico di timori e preoccupazioni. Allora è necessario costruire un ponte comunicativo tra medico e paziente al quale quest’ultimo potrà affidarsi nella lunga lotta al nemico-dolore.

Coaching, quindi, attraverso empatia e relazione con il paziente, ma anche un approfondimento sulle diverse alternative terapeutiche e un’analisi comparata dell’impiego in Italia e in Europa dei farmaci oppiacei. L’Italia ne registra decisamente un consumo modesto, lontano dalla media negli altri Paesi Europei, segno di un inadeguato  trattamento del dolore.

I contenuti formativi dei corsi MAP sono stati messi a punto da un team nazionale multidisciplinare nel trattamento del dolore, che ha voluto mettere a disposizione dei colleghi le loro esperienze facendo dell’integrazione delle competenze il punto di forza assicurato dalla partecipazione al progetto delle società scientifiche di riferimento dei medici oncologi, anestesisti, rianimatori e terapisti del dolore e cure palliative, reumatologi, ortopedici, geriatri, neurologi, fisiatri e dei medici di medicina generale.

Obiettivo ultimo: consentire ai pazienti con malattie dolorose un più agevole accesso a una classe di farmaci che è in grado di migliorare significativamente la loro qualità di vita. Per troppo tempo il dolore è stato considerato un sintomo ineluttabile, oggi invece è dimostrato che il suo trattamento è una necessità etica e una malattia da curare.


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