"A Gianni Letta più che l'università va intitolato un blocco di cemento"

11 Novembre 2011   11:58  

Riceviamo e  pubblichiamo da Antonio Perrotti, del coordinamento ''Stop al consumo di terittorio'', che risponde al professor Sergio Tiberti che ieri ha proposto di intitolare l'Università dell'Aquila al sottosegretario Gianni Letta

Caro prof. Tiberti ,
ancora una volta mi vedo costretto ad intervenire per confutare i suoi entusiasmi per "il padrino" Letta che sicuramente si è buttato anima e corpo sul terremoto ma con metodi poco trasparenti e fini immobiliari.

Non sono mai stati capaci di esplicitare un Programma organico né tantomeno strategia e priorità lasciando alla contrattazione  clientelare/partitocratrica le poche scelte fatte.

E' di un mese fa il fantomatico Protocollo di Intesa (Letta-Chiodi-Fontana-Nusca) con il quale ci viene riproposto uno sviluppo impiantistico immobiliare da anni "60 ,anacronistico,diseconomico e ad alto impatto ambientale.

La manovra programmatica è stata poi (infatti!!) esplicitata dallo studio fatto dall'Università della Sapienza di Roma con la proposta di una Variante urbanistica all'obsoleto (e illegittimo !!) PdF per oltre 30.000 mc residenziali in Zona A del Piano Paesistico (perciò in contrasto ) caldeggiata dall'infaticabile sindaco/ing. Nusca esperto coordinatore dei sindaci dell'altopiano delle Rocche.

Ci stiamo trovando ogni volta di fronte ad un "garante" di partite e previsioni che ad oggi sono tutte in palese contrasto con la Programmazione e la Pianificazione che in questi anni si è consolidata nella Regione e nel Cratere per cui se gli va fatto un riconoscimento gli va regalato un blocco di cemento quale simbolo emblematico della sua visione per l'Abruzzo.


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